REDAZIONE VARESE

"Migliori tecnologie sanitarie. Caccia agli infermieri mancanti"

La nuova squadra dell'Asst Ovest Milanese si occuperà delle cure primarie e dei quattro ospedali. I nuovi vertici stanno esplorando il territorio e pianificando progetti di miglioramento. Tuttavia, sono necessarie più risorse, come infermieri, per far decollare i progetti. L'obiettivo è la presa in carico domiciliare del 10% degli anziani. La squadra si impegna a consolidare i valori dell'azienda.

"Migliori tecnologie sanitarie. Caccia agli infermieri mancanti"

La squadra è definita e, oltre che dei quattro ospedali, dovrà occuparsi anche delle cure primarie, ovvero della gestione dei medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e continuità assistenziale, ex guardia medica. Non mancherà il lavoro ai nuovi vertici dell’Asst Ovest Milanese. Ieri si sono presentati: il dg Francesco Laurelli (nella foto), il direttore amministrativo Maria Luigia Barone, il direttore sociosanitario Giovanni Guido Guizzetti e il direttore sanitario Valentino Lembo, iImpegnati in questi giorni a conoscere il territorio.

"Ho iniziato a girare nei Pronto soccorsi – spiega Laurelli – Ancora sotto pressione ma meno rispetto all’inizio dell’anno. In questa Asst lavorano 4.200 persone, ho cominciato a conoscere i responsabili. Una delle linee di sviluppo che seguiremo riguarda le strutture territoriali in materia di edilizia grazie al Pnrr. Abbiamo una decina di progetti avviati, che monitoreremo settimanalmente. Nei prossimi mesi installeremo nuove tecnologie sanitarie". Il direttore amministrativo Barone: "Ho sempre lavorato nella pubblica amministrazione, area acquisiti e amministrativa. I miei focus si chiamano dotazione di personale, acquisti, digitalizzazione. Questo è un momento di conoscenza delle dinamiche interne. Dobbiamo puntare a migliorare la qualità di vita dei lavoratori".

Ricercatissimi, se pensiamo solo agli infermieri: negli ospedali ne servono una cinquantina in più. Manca inoltre un’ottantina di infermieri di famiglia, che affiancherebbero i 35 oggi operativi. Risorse indispensabili perché i progetti decollino. "Tra gli obiettivi del Pnrr c’è la presa in carico domiciliare del 10% dei cittadini over 65", ha ricordato il direttore sociosanitario Guizzetti. Per il direttore sanitario Lembo "è necessario consolidare i valori già presenti in questa azienda".

S.V.