Malattie cardiovascolari Studio Insubria e nuovi dati

L’università varesina: "In Italia 230mila morti l’anno" .

Malattie cardiovascolari  Studio Insubria e nuovi dati

Malattie cardiovascolari Studio Insubria e nuovi dati

Sovrappeso, pressione alta, colesterolo alto, fumo e diabete mellito sono responsabili di più della metà delle malattie cardiovascolari e di circa il 20% della mortalità generale. Su questi elementi però si può intervenire in modo efficace, soprattutto con gli stili di vita. A dimostrarlo una ricerca condotta su scala mondiale dagli scienziati del Global Cardiovascular Risk Consortium, coordinati dall’Heart & Vascular del Medical Center Hamburg-Eppendorf e dal Centro tedesco per la ricerca cardiovascolare (Dzhk), con il contributo del Centro ricerche in Epidemiologia e medicina preventiva (Epimed) dell’Università dell’Insubria. I risultati sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine e si basano sui dati di 1,5 milioni di persone provenienti da 34 paesi. Le malattie cardiovascolari sono responsabili di circa un terzo dei decessi a livello mondiale, e sono la prima causa di morte in Italia, con circa 230mila morti l’anno. Sebbene obesità, pressione arteriosa, colesterolo, fumo e diabete siano stati identificati da tempo come fattori di rischio, prima di questo studio la proporzione di malattie cardiovascolari a loro attribuibili non era stata del tutto chiarita. "I risultati sono quindi di grande importanza per rafforzare la prevenzione in quest’area" commenta Licia Iacoviello (nella foto), direttrice del Centro Epimed e co-autrice dello studio insieme ai professori Marco Ferrario e Giovanni Veronesi.L.C.