Madre e figlia in Costa Rica, fuga senza ritorno?

Annalisa ha già acquistato i biglietti per il rientro in Italia ma sono obbligatori per il visto

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Mamma Annalisa Lucifero (foto) ha già in tasca un biglietto aereo di ritorno per lei e la piccola Cora. Sono per giugno. Li ha prenotati e pagati quando ha acquistato quelli di andata, un mese prima di scappare e trascinare con sé in Centro America la figlia di 9 anni, senza nemmeno permetterle di salutare il papà, i fratelli più grandi che vivono con lui a Somma, i compagni di scuola e gli altri amichetti dell’oratorio di San Zeno a Olgiate Molgora dove le due abitavano. La mamma single separata di 39 anni, che a metà marzo se n’è andata con la più piccola per paura che le venisse portata via anche lei come i due figli di 12 e 14 anni, è stata obbligata ad acquistarli per ottenere il visto d’ingresso turistico in Costa Rica, dove è volata subito dopo aver riconsegnato le chiavi dell’abitazione e aver lasciato la Brianza senza avvisare nessuno. Senza biglietti di ritorno, non le sarebbe stato concesso il permesso di sbarcare nel Paese centroamericano, dove le regole sull’immigrazione e sulla permanenza di stranieri sono molto rigide. Non è quindi per nulla certo che rientrerà in Italia con Cora, come auspicano i familiari.

Come Annalisa e Cora se la stiano cavando in Costa Rica non si sa: la mamma aveva qualche risparmio e per pianificare la fuga aveva venduto tutto, in modo da racimolare i soldi necessari per la trasferta. "Non sappiamo più nulla, non siamo riusciti a contattarle – si limitano a riferire i parenti–-. Speriamo solo che tornino e basta". A giugno è fissata l’udienza al Tribunale dei minori che già a marzo avrebbe dovuto decidere se affidare pure Cora al padre, non perché Annalisa non sia considerata una brava mamma, ma per le difficoltà economiche, perché senza lavoro stabile. Il terrore di perdere Cora l’ha spinta a portarsela via.