REDAZIONE VARESE

Luca Re Sartù, la mamma e la telefonata del Papa: “Ha pianto con me, mi ha consolata come un padre”

Marnate, il Pontefice ha chiamato la madre del giovane morto per un batterio al rientro dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Portogallo

Papa Francesco e Luca Re Sartù

Marnate (Varese) – “Il Papa e la mamma di Luca hanno pianto insieme”. Monsignor Giovanni Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano, racconta così a Vatican News la telefonata di Papa Francesco alla madre di Luca Re Sartù, il ragazzo di 24 anni, morto lo scorso 11 agosto a causa di un batterio pochi giorni dopo aver partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona.

La telefonata 

Il sacerdote oggi ha celebrato i funerali di Luca a Marnate e ha detto che la mamma del ragazzo gli “ha chiesto di ringraziare il Santo Padre per averla consolata come un padre". "Le parole testuali della mamma - riferisce Raimondi - sono state: ‘quando lo vede, lo ringrazi perché è stato di una gentilezza squisita. Si è commosso con me, ha pianto con me e soprattutto è stato come un padre. Mi ha consolato come se fosse il mio papà’. La mamma è rimasta molto, molto colpita”.

La cerimonia

Alla cerimonia, che si è svolta nella chiesa chiesa di Sant’Ilario di Marnate, erano presenti centinaia di persone e tra loro i giovani che avevano compiuto con l'educatore 24enne il viaggio in Portogallo per la Giornata mondiale della gioventù: alcuni indossavano proprio la maglietta della Gmg. Dopo il rosario, in apertura del rito funebre, i ragazzi hanno intonato l’inno della Giornata Mondiale della Gioventù. Nella chiesa gremita erano presenti anche il sindaco, gli assessori e alcuni amministratori dei paesi vicini.

Il batterio killer

Dall’autopsia sul corpo del giovane risulta essere stato fatale un batterio che avrebbe causato una grave infezione, tanto che la febbre emersa già in Portogallo è continuata al ritorno in Italia, con le condizioni del 24enne che sono peggiorate rendendo necessario il ricovero prima in ospedale a Castellanza e poi il trasferimento a Monza, fino al tragico epilogo.