Il sindaco Cesare Nai deve "spiegare con urgenza ai cittadini e al Consiglio comunale" quanto è emerso dalle indagini della Dda e che è stato riportato dalla stampa nei giorni scorsi.
Lo chiede il Pd abbiatense e all’unisono tutti i gruppi di minoranza. "Dalle intercettazioni riportate dalla stampa si apprende di rapporti privilegiati di alcuni politici con privati cittadini, interessati da un’indagine antimafia. L’ombra che questa vicenda getta sulla nostra città ci obbliga a una riflessione politica e etica, non giuridica che non ci compete. Può un Sindaco, un assessore, un consigliere avere quel tipo di rapporti? Secondo noi no" scrivono gli esponenti del Pd. "Siamo indignati che sul nostro Comune penda la possibilità di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. E fa rabbia scoprire che due nostri dipendenti comunali vengano minacciati senza che alcun provvedimento venga preso a riguardo". "Non accetteremo il silenzio, l’esitazione o la superficialità nelle risposte delle persone coinvolte" ribadiscono dal Pd.
Nella presa di posizione seguita alla divulgazione delle intercettazioni, gli esponenti di Pd, La Città, Ricominciamo insieme e Giovani di Abbiategrasso ribadiscono che, seppure nella condotta degli amministratori comunali interessati dalla vicenda non siano stati ravvisati comportamenti penalmente rilevanti, sia necessario chiarire "in maniera convincente, per la responsabilità di fronte alla cittadinanza e per ciò che si rappresenta, le motivazioni che hanno indotto alcuni amministratori locali, tra cui il sindaco, a mostrarsi quali interlocutori privilegiati per la tutela di vicende private".
"Vogliamo credere, forti del fatto che siamo in presenza di un’indagine in divenire e non di sentenze, che ci sia da parte di questa Amministrazione tutta e le forze politiche che la rappresentano la volontà, il rispetto e la responsabilità di chiarire agli occhi della cittadinanza la posizione in merito ai fatti descritti e concedere con spirito autenticamente garantista agli amministratori coinvolti nella vicenda il beneficio del dubbio e dell’interpretazione possibile rispetto a fatti realmente accaduti".