
di Rosella Formenti
Ancora non è possibile conoscere la causa della diffusione del batterio della legionella in città, occorrono tempi lunghi per l’indagine avviata dal Dipartimento di Igiene e prevenzione dell’Ats Insubria che ha effettuato numerosi campionamenti ambientali, con prelievi dagli impianti, tempi richiesti proprio dal tipo di analisi. Di certo c’è che al momento la fonte del contagio ancora non si è trovata. Tra i cittadini resta la paura di fronte a un “mistero” ancora da spiegare. Intanto non si registrano nuovi casi, dopo quelli dei giorni scorsi (16, con un decesso e un’altra morte con tracce di "legionella da antico contatto", come spiegato dalla Regione) ed è un segnale che induce a sperare che la situazione sia circoscritta a quegli episodi che si sono manifestati in vari rioni cittadini.
La vicenda sta però suscitando vivaci polemiche a livello politico per i ritardi con i quali proprio la cittadinanza sarebbe stata informata e per le “difficoltà di comunicazione” tra istituzioni, Ats, Comune, Regione. Ieri i consiglieri comunali del PD, Valentina Verga, Cinzia Berutti e Valerio Mariani, hanno presentato un’interrogazione urgente con la quale chiedono al sindaco Emanuele Antonelli di fare chiarezza convocando al più presto la commissione consiliare. Il dem chiedono di conoscere "quale sia il numero dei casi di legionella, la localizzazione degli stessi, quali i pericoli per i cittadini e i comportamenti che devono tenere", quindi di sapere quando al sindaco "è arrivata la comunicazione da parte dell’Ats, il motivo per cui non siano stati attivati immediatamente i protocolli di sicurezza informando i cittadini attraverso i canali deputati per l’informazione e quali attività l’amministrazione intenda porre in essere per capire come il batterio s i sia diffuso".
Anche il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti ieri è intervenuto sulla vicenda sottolineando "il gravissimo ritardo di comunicazione di Ats e del sindaco". Dopo il gruppo dem, anche i consiglieri civici di Busto al Centro ieri hanno presentato un’interrogazione urgente sul caso. Dopo aver ricordato che il sindaco è responsabile della condizione di salute sul territorio, ad Antonelli chiedono di sapere "le motivazioni ed eventuali responsabilità del ritardo dell’attivazione della procedura d’emergenza" e come mai non siano stati comunicati realtà dei fatti e protocolli idonei con tempestività, quindi di avere informazioni precise sulla situazione, sui provvedimenti che si stanno attuando, infine sollecitano informazioni chiare per i cittadini sui comportamenti da tenere.