L’area dei tre laghi di Varese. Tra passerelle e capanni. Un progetto per valorizzarla

La tesi di Francesca Vidoni, per potenziare un turismo sostenibile

Mobilità dolce, passerelle, punti di osservazione e attività sportiva: è il futuro per l’area dei laghi di Varese, Monate e Comabbio immaginato da una studentessa varesina. Francesca Vidoni (nella foto), 24 anni, di Castronno, si è laureata a marzo al Politecnico di Milano in design degli interni e degli spazi. Come tesi per la laurea magistrale ha scelto di giocare in casa. "Avendo sempre fatto progetti su Milano questa volta volevo fare un lavoro sul mio territorio. Sono partita dal Lago di Varese per una ricerca sulla biodiversità, ma poi ho scoperto che c’erano delle connessioni invisibili ma molto interessanti dal punto di vista naturalistico con gli altri due laghi, trattandosi un tempo di un unico bacino lacustre".

È nata così l’idea di sviluppare alcune proposte, riassunte in una mappa, per una fruizione turistica sostenibile dei tre specchi d’acqua, partendo da ciò che è già presente e pensando a come le varie infrastrutture potrebbero crescere ulteriormente. "Sono andata a progettare dei dispositivi per la fruizione responsabile e rispettosa della natura - racconta - come passerelle, piattaforme e capanni di osservazione". Idee che prefigurano un potenziamento dell’attività turistico-sportiva già capace di attirare nel Varesotto tanti visitatori italiani e stranieri, come dimostrano i numeri record del 2023.

Francesca Vidoni ha pensato a un progetto di marketing territoriale dedicato al turista per permettergli di visitare l’area in modo green, con la possibilità di interscambi tra più mezzi. "Ad esempio si può prendere la bici elettrica alla Schiranna, oppure utilizzare una navetta o ancora una canoa: mezzi che il visitatore può noleggiare e scambiare con punti di ripresa e deposito".

Per la Palude Brabbia nello specifico si propone innanzitutto la creazione di un nuovo ingresso con un parco giochi didattico e un infopoint, poi il rifacimento del capanno di osservazione con un nuovo edificio con una torretta su cui salire per poter osservare gli uccelli e scoprire dati sulla biodiversità. Quindi il Lago di Varese, con l’Isolino Virginia, immaginato come un luogo per l’attività sportiva a contatto con la natura: tra le idee anche casette sugli alberi in cui pernottare. Infine il Lago di Comabbio, con una serie di piattaforme che fungano da "finestre sulle ninfee", per ammirare meglio le fioriture acquatiche. Spunti che potrebbero essere utili per il territorio. "Mi auguro - conclude la neolaureata - che possa passare l’idea di valorizzare i tre laghi come un sistema unico".

Lorenzo Crespi