LORENZO CRESPI
Cronaca

Lago Maggiore, la riscossa della ‘sponda magra’: aree recuperate e sistema idrovie volano del turismo

Grand Luino Srl capofila di un progetto di rigenerazione e sviluppo sostenuto da pubblico e privato: progetti e investimenti da Laveno a Germignaga, da Porto Valtravaglia a Brezzo di Bedero

Uno dei rendering presentati sul recupero di aree oggi dismesse

Uno dei rendering presentati sul recupero di aree oggi dismesse

Luino (Varese) - S’intitola ‘Lago Maggiore 2030’ ed è un ambizioso progetto pubblico/privato di rigenerazione territoriale e sviluppo turistico firmato dalla società Grand Luino Srl. È stato presentato ieri a Luino nel corso della terza edizione di un convegno internazionale sul turismo che si è svolto a Palazzo Verbania.

L’idea illustrata dal ceo di Grand Luino Luca Sartorio è quella di rilanciare la sponda lombarda del Verbano attraverso due linee d’azione: da un lato la riscoperta del sistema delle idrovie (in primis la Locarno-Milano-Venezia) e dall’altro tramite la riqualificazione funzionale e ambientale delle numerose porzioni di territorio oggi abbandonate, ma ricche di potenzialità, come ad esempio l’area industriale dismessa ex Ratti a Luino, già acquistata dalla società e dove si vuole realizzare il polo ricettivo più importante sui laghi italiani.

Quindi la ex Ceramiche Verbano a Laveno Mombello e lo storico idroscalo Sant’Anna di Sesto Calende. A Luino si punta a intervenire anche sul completamento del porto, fermo dal 1973, mediante proposta di project financing all’Autorità di bacino lacuale del lago Maggiore. A Porto Valtravaglia la rigenerazione di un’azienda agricola di 40 ettari con maneggio e campo da golf, a Germignaga un nuovo glamping panoramico, a Brezzo di Bedero la costruzione di un ecovillage.

Grand Luino ha da tempo instaurato relazioni con il mondo delle istituzioni e mira a coinvolgere il governo nazionale e regionale e gli enti locali in un accordo di programma per coordinare le attività, procedure e opere necessarie per lo sviluppo della sponda lombarda del lago Maggiore. "È un progetto win-win in cui vincono tutti", ha detto Luca Sartorio, che ha incassato parole importanti dall’onorevole Andrea Pellicini. "È uno dei pochi rappresentanti del mondo dell’imprenditoria che da sempre ha saputo cercare di guardare avanti alle grandi potenzialità che può dare questo territorio".

Il sindaco di Luino Enrico Bianchi ha sottolineato che "il partenariato pubblico-privato è un elemento importante per lo sviluppo economico, ma il tema chiave è capire che tipo di città vogliamo costruire. Dobbiamo partire da una visione su dove vogliamo portare Luino che deve essere condivisa. Il nostro non è un pensiero di ostacolo ma di condivisione". Infine il presidente della Provincia, Marco Magrini: "L’interesse turistico degli investitori stranieri non è più solo su Como, ma anche sui laghi Varese e Maggiore, quindi dobbiamo essere pronti con progetti e idee a rispondere a questo tipo di richiesta".