
Un progetto che deve essere un esempio da estendere. Ieri mattina all’interno del carcere di Busto Arsizio è stata...
Un progetto che deve essere un esempio da estendere. Ieri mattina all’interno del carcere di Busto Arsizio è stata presentata l’iniziativa che coinvolge la storica azienda tessile Grassi Spa Società Benefit e la casa circondariale bustese dove entro il mese di febbraio l’impresa di Lonate Pozzolo avvierà un laboratorio di confezionamento. Nel mese di dicembre 12 detenuti hanno cominciato un corso di formazione di 140 ore per imparare il mestiere di operatore dell’abbigliamento, di questi, almeno 2 verranno assunti dall’azienda tessile che avvierà all’interno della struttura carceraria un laboratorio mentre gli altri otterranno un attestato di frequentazione che potranno spendere nei propri percorsi di riabilitazione.
All’inizio l’attività in carcere riguarderà la realizzazione di shopper bag, sacche in stoffa porta cataloghi, confezionate con scarti di lavorazione della stessa azienda. È allo studio anche la realizzazione di una linea di abbigliamento casual come primo kit per i detenuti che arrivano senza cambio indumenti. Ieri mattina la presentazione, sono intervenuti il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello, il direttore del carcere di Busto Arsizio, Maria Pitaniello, il presidente della Grassi Spa e presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi, il responsabile formazione di Acof Olga Fiorini, Sergio Scaltritti e alcuni detenuti coinvolti nel progetto. Ha detto il presidente della Grassi Spa, Roberto Grassi: "È molto importante iniziare il 2025, il centesimo anno di attività dalla nostra fondazione, con questo progetto sociale. Siamo estremamente convinti che l’impresa debba saper creare valore non solo economico per le proprie comunità di riferimento. Vogliamo essere strumento di inclusione".
Il corso di formazione per operatore dell’abbigliamento, attivato anche grazie all’utilizzo di fondi regionali, è stato dato in gestione dalla Grassi Spa e dalla Casa Circondariale ad Acof Olga Fiorini. Da qui si è passati alla teoria con i primi incontri introduttivi sulla conoscenza delle macchine, il corretto utilizzo dei macchinari e la gestione dei tessuti. Infine, la parte pratica con le esercitazioni nella realizzazione di shopper bag, la costruzione di pantaloni, l’upcycling (riutilizzo) di lenzuola e federe di cuscini. Al termine del corso si aprirà la fase di selezione volta alle prime due assunzioni, nel frattempo il laboratorio è stato dotato, attraverso investimenti della Grassi Spa, di tutta l’attrezzatura necessaria, tra cui 6 macchine da cucire, altri 3 macchinari e tavoli per il taglio. Entro febbraio la prima produzione.