CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

La street art contro il degrado. Il murales rilancia il quartiere

Ha preso vita sulla facciata di un edificio nel rione Aler di Nerviano una nuova opera di Cheone. Un altro passo per trasformare le zone ai margini in musei aperti e luoghi di sinergie interculturali.

La riqualificazione urbana delle periferie attraverso la pittura: Nerviano investe nell’arte come mezzo di integrazione sociale. E’ terminata in questi giorni la realizzazione dell’artista Cheone, per gli amici "Mimmo", classe 1979. L’opera vuole essere il primo passo per trasformare il quartiere in un museo aperto, dopo l’accordo tra l’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale ed il comune per "realizzare murales artistici sulle testate cieche degli edifici del quartiere", nell’ottica di "stimolare un nuovo e diverso modo di valorizzare visivamente gli elementi architettonici cittadini".

Ci sono voluti quattro giorni di lavoro, da giovedì 18 e domenica 21 aprile. Poi una serie di iniziative musicali con dj set a tema hip hop e musica live, workshop incentrati sulla pittura aperti alla cittadinanza, aree dedicate al free painting, attività sportive e punti ristoro. "Sono praticamente cresciuto immerso nella pittura e passavo tantissimo tempo ad ammirare un mio zio e il padre del mio migliore amico (era il pittore più conosciuto a Gallipoli e lavorava anche la creta e la cartapesta), imparando così la tecnica della pittura su tela. Ciò che ricordo di quei tempi è come la pittura per me non fosse vissuta come un gioco ma rappresentasse sin da subito una grande passione", ha spiegato Cheone.

Il nuovo murales si inserisce nel solco del progetto "La città dipinta" coordinato dal consigliere Marco Bina e finalizzato alla "condivisione degli spazi del paese e, attraverso l’arte, alla promozione di progetti che coinvolgono attivamente i cittadini per dare un volto nuovo ad edifici e strutture" e alla "sensibilizzazione della cittadinanza mediante la street art come veicolo per creare sinergie interculturali e fra generazioni e per affrontare tematiche inerenti la sostenibilità".

All’età di 10 anni Mimmo si trasferisce con la famiglia in Germania, dove vive e studia fino al cosiddetto "colpo di fulmine": "Per puro caso un giorno, avendo perso l’autobus, ho notato in una viuzza laterale un gruppo di ragazzi più grandicelli di me che dipingevano sopra un muro utilizzando delle bombolette spray: inutile aggiungere che restai talmente affascinato dai colori e dalla tecnica che rimasi ad ammirarli per l’intero pomeriggio!". I dipinti murali di Cheone si possono ormai ammirare in parecchie città italiane e dalla primavera 2024 anche nel quartiere delle case Aler di Nerviano.