ROSELLA FORMENTI
Cronaca

La scuola e gli alberi a rischio: "Quel bosco va salvato"

Il polo didattico unificato dei rioni Cajello-Cascinetta minaccia l’area verde. I comitati affilano le armi: "Uno spazio di quasi due ettari da preservare".

La scuola e gli alberi a rischio: "Quel bosco va salvato"

La scuola e gli alberi a rischio: "Quel bosco va salvato"

Il progetto per la realizzazione del nuovo polo scolastico unico per i rioni di Cajello – Cascinetta, nell’ambito del piano Grow29, finanziato attraverso un bando regionale con fondi dell’Unione Europea preoccupa per l’impatto che avrà il comitato “Salviamo gli alberi di Gallarate“. "Non è un progetto di rigenerazione urbana ma è un’opera che cancella, su una delle poche aree verde dentro la città, 1,7 ettari riconosciuti come bosco" sostengono i volontari del comitato. Due i punti su cui si basano le critiche: il consumo di suolo con sacrificio del verde e la validità del progetto dal punto di vista sociale e urbanistico. L’area su cui chiede attenzione è un bosco di 1,7 ettari con "abeti, pioppi, querce, aceri montani, un cedro dell’Himalaya" dice un’esponente del comitato gallaratese, Laura Pastorelli.

Oggi svolge anche un ruolo di cuscinetto rispetto alle case popolari, attutendo il rumore dell’autostrada vicina. Ricorda Filiberto Zago " Negli anni Settanta portavano i bambini delle scuole a piantare alberi in quella zona, si riconoscono ancora oggi alberi in filare". Dunque bosco da salvare e per questo il Comitato esprime la sua contrarietà alla realizzazione della nuova scuola,si ribadisce " viene impropriamente definito di rigenerazione, ma di rigenerazione non ha nulla", continua Alessandro Pennati.

"Non si rigenera nulla: da un lato si abbatte un bosco, dall’altro si dismettono due scuole oggi in uso, senza immaginare un futuro credibile". Il motivo dell’opposizione è chiaro "si dismettono due poli che già esistono nel tessuto urbano per poi accentrare in una zona più periferica, con un impatto anche sul traffico". Inoltre senza alberi a schermare, fanno rilevare ancora dal Comitato "la scuola sarà esposta al rumore dell’autostrada e della ferrovia".

Altro elemento negativo sottolineato è la dismissione delle scuole esistenti, quindi per il Comitato il progetto della scuola unica per Cascinetta e Cajello non deve andare avanti e chiede di "ristrutturare l’esistente anziché creare un nuovo polo", valorizzando pertanto il boschetto di via Curtatone, facendone un’area verde fruibile.