SILVIA VIGNATI
Cronaca

La raccolta della plastica Caccia all’intrusa nei sacchi "Non tutta è riciclabile"

A un mese dall’avvio della campagna di sensibilizzazione contro gli errori di conferimento diminuiscono gli oggetti che non si possono smaltire ma restano ancora i materiali estranei.

La raccolta della plastica Caccia all’intrusa nei sacchi "Non tutta è riciclabile"

di Silvia Vignati

C’è plastica e plastica. Aemme Linea Ambiente lo ha ricordato a luglio in modo preciso: i sacchi gialli riempiti a caso saranno lasciati a terra. Gli esempi erano stati lampanti: un piccolo canotto per bimbi, la ruspa giocattolo, un salvagente, un pallone, una canna per l’irrigazione. E ancora, lo stick vuoto di un rossetto, le ciabatte infradito, la tastiera di un pc: tutti oggetti che non dovrebbero essere conferiti nel sacco della plastica e che invece sono stati trovati nel corso delle analisi effettuate a campione. Questi oggetti, fatti di una plastica diversa da quella che può essere avviata al riciclo, vanno a "inquinare" il contenuto del sacco giallo, con un notevole aggravio di costi di smaltimento, spalmati inevitabilmente sull’intera collettività.

Dall’avvio dell’iniziativa di sensibilizzazione è trascorso un mese. "La campagna sta dando buoni frutti: a fronte di un iniziale 8-10% di sacchi gialli lasciati a terra perché contenenti rifiuti diversi da quelli consentiti, siamo giunti a un 3% che non è ancora il dato ottimale, ma indica una buona inversione di rotta – rimarca Amga –. Questi dati riguardano quei sacchi che erano facilmente individuabili dagli addetti come contenenti rifiuti di una plastica non riciclabile, ossia giocattoli, secchi, bacinelle, utensili da cucina tipo scolapasta, canna per innaffiare il giardino, annaffiatoi, etc. La gente ha compreso quale plastica si può riciclare e quale no. Resta tuttavia il problema dei sacchi contenenti materiali estranei, che non sono però individuabili al momento della raccolta porta a porta". Buttare la vaschetta di polistirolo per alimenti nel sacco della plastica è corretto, ad esempio, ma solo se la vaschetta è vuota.