
Trattative difficili e scioperi a oltranza a dicembre 2024 e a marzo 2025 Ora però il percorso complesso si chiude con la garanzia della continuità occupazionale
Dopo mesi di trattative e speranze si è conclusa nel migliore dei modi la vicenda Meta System. Scongiurata dunque la crisi per l’impresa di componentistica per automotive che impiega più di 500 persone tra la sede principale di Reggio Emilia e quella di Mornago, in provincia di Varese, dove i lavoratori sono 130.
Il salvataggio del gruppo è diventato ufficiale con la decisione dell’aggiudicazione dell’azienda al fondo Certina da parte del Tribunale di Bologna. "Per gli oltre 500 addetti sarà garantito il passaggio alla nuova azienda grazie all’accordo sindacale stipulato da Fim Fiom Uilm", spiegano in una nota le tre sigle sindacali.
Si conclude così un percorso complesso, che aveva visto i lavoratori promuovere scioperi a oltranza a dicembre 2024 e marzo 2025 per ottenere migliori condizioni e garanzie del posto di lavoro. Grazie all’acquisizione sarà garantita la continuità occupazionale. Diversi erano stati anche i Tavoli convocati al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coinvolgimento di Governo, Regioni e Comuni.
"Trattative difficili – commentano dalla Cisl dei Laghi – ma alla fine si è trovato un punto di caduta. Certina è sempre rimasto al tavolo e la Fim ha fatto la propria parte con proposte che portavano nella direzione della salvaguardia dei posti di lavoro. Ora inizia un percorso tutto da scrivere, ma con i lavoratori dentro l’azienda". Il sindaco di Mornago Davide Tamborini, che ha seguito l’evolversi della vertenza, sottolinea la "soddisfacente conclusione di una vicenda che poteva avere ripercussioni negative sul nostro tessuto lavorativo".