La figlia nel mirino Il raptus di follia di un ex finanziere

Il pensionato condannato a 28 anni per omicidio

MESENZANA (Varese)

La tragedia di ieri ha fatto tornare alla memoria un altro delitto simile, avvenuto però a Gavirate, ma con protagonista un abitante di Mesenzana che si era trasferito sul lago di Varese dopo diversi dissidi familiari. Mario Camboni, ex finanziere settantenne, nel giorno di Pasqua del 2011 uccise con un coltello da cucina la figlia Alessandra e tentò di uccidere il figlio Federico, che riuscì a salvarsi scappando. L’uomo era stato allontanato da casa a causa dei suoi atteggiamenti violenti nei confronti della moglie e alla richiesta negata di tornare a casa aggredì entrambi i figli che erano andati a fargli visita nel residence di Gavirate dove viveva.

Alessandra, 32enne residente in provincia di Padova, fu uccisa con una ventina di coltellate ed il fratello della vittima, che aveva tentato di fare da scudo, fu ferito all’addome prima di scappare a cercare aiuto. La figlia morì subito, mentre il fratello venne sottoposto a un intervento chirurgico a causa delle ferite riportate. L’uomo fu poi condannato a 28 anni di carcere e a 770mila euro di risarcimento. L’ex finanziere venne dichiarato capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Ch.S.