La barca del naufragio resiste Un’impresa riportarla a riva

Cautela nelle operazioni per evitare di danneggiare prove che possono essere utili all’inchiesta

La barca del naufragio resiste  Un’impresa riportarla a riva

La barca del naufragio resiste Un’impresa riportarla a riva

di Rosella Formenti

Un altro passo, non decisivo. Anche ieri hanno operato per l’intera giornata i vigili del fuoco impegnati nel recupero del relitto del "Good…uria", l’imbarcazione inabissatasi nella serata di domenica nelle acque del lago Maggiore nel tratto di fronte a Lisanza, frazione di Sesto Calende, trascinando a fondo le quattro vittime del naufragio. Una tragedia che poteva avere un bilancio più pesante: 19 sono i superstiti, tratti in salvo da tre giovani che dal loro motoscafo li avevano avvistati in acqua. L’intervento, cominciato nella mattinata di lunedì, si rivelato lungo e complesso, la barca era a 16 metri di profondità, incagliata, ad operare i sommozzatori dei vigili del fuoco dei nuclei di Milano e di Torino, con il supporto delle imbarcazioni dei comandi di Varese e di Novara. Ogni giorno una ventina gli uomini chiamati ad operare, specialisti che nella prima fase hanno utilizzato particolari palloni di sollevamento agganciati a varie parti dello scafo per far riemergere il natante senza comprometterne le condizioni per poi metterlo a disposizione degli inquirenti. Dall’esame dell’imbarcazione si attendono elementi importanti per fare chiarezza sulla tragedia e stabilire le responsabilità di quanto accaduto domenica nel tratto di lago di fronte a Lisanza, sul quale si era abbattuto un violento temporale con grandine e forti raffiche di vento. Nella giornata di martedì è riuscito il primo spostamento, il relitto è stato sollevato dal fondo di alcuni metri quindi avvicinato alla riva e di nuovo ancorato. Le operazioni sono state sospese in serata, la zona presidiata di notte da vigili del fuoco e carabinieri, ieri sono riprese con il lento avvicinamento ad un pontile, quindi in serata di nuovo sospese.

Oggi è previsto l’intervento di altri mezzi per riportare a riva il relitto che sarà collocato in un cantiere a disposizione della magistratura per gli accertamenti tecnici, passaggio fondamentale nell’inchiesta che vede indagato Claudio Carminati, lo skipper, marito di una delle 4 vittime, Anya Bozhkova, per omicidio e naufragio colposi. I passeggeri sopravvissuti alla tragedia, 12 israeliani e 6 italiani, tutti agenti dei servizi segreti, sono stati ascoltati dai carabinieri, hanno raccontato: "Siamo stati sorpresi dalla tempesta mentre stavamo rientrando, in pochi attimi siamo finiti in acqua".

Ieri in Israele i funerali militari della vittima israeliana, l’ex agente del Mossad Shimoni Erez, ad Alatri le esequie dell’agente dell’intelligence italiana Claudio Alonzi nella Chiesa della Santa Famiglia, oggi in mattinata invece alle 11 l’ultimo saluto a Tiziana Barnobi, nella Chiesa di Sant’Anselmo all’Aventino a Roma.