L’indice Rdt sta risalendo: contagi ancora da ridurre

Ats Insubria: la dinamica dell’epidemia non consente di abbassare la guardia

Nel frattempo procede la campagna per immunizzare contro l’influenza

Nel frattempo procede la campagna per immunizzare contro l’influenza

Non bisogna abbassare la guardia: è questo il messaggio che Ats Insubria lancia alla popolazione. In provincia di Varese dal 12 al 18 dicembre sono stati 1.617 i nuovi positivi, un numero poco più basso dei 1.778 della settimana precedente, quando il calo era stato invece più consistente. Ma c’è un altro indicatore da analizzare, ed è l’indice Rdt, che misura l’intensità di replicazione del virus. Dopo una discesa costante fin da inizio novembre, l’indice è risalito a dicembre, arrivando anche a superare quota 1: il segnale che l’epidemia cresce. Negli ultimi giorni l’indice è tornato a calare ma per Ats si tratta di un aspetto da non trascurare.

"È un campanello d’allarme, dobbiamo ridurre ulteriormente questi contagi – commenta il direttore sanitario Giuseppe Catanoso – Non bisogna pensare che siamo salvi visto che arriverà la vaccinazione anti-Covid. Ci vorranno mesi e mesi perché venga vaccinata tutta la popolazione, quindi dobbiamo stare molto attenti".

Ats Insubria si sta preparando in vista proprio dell’arrivo delle prime dosi del vaccino contro il coronavirus, disponibili probabilmente a inizio gennaio. I primi soggetti vaccinati saranno gli operatori sanitari, seguiti da lavoratori e ospiti delle Rsa e dai medici di medicina generale e pediatri. "Dobbiamo garantire ai soldati di questa battaglia la possibilità di difendersi – continua Catanoso – Le prime dosi che riceveremo saranno circa 50mila, che corrispondono alla metà delle persone in quanto serve una dose di richiamo". Non sono ancora giunte invece informazioni dal Ministero sui tempi e le quantità della distribuzione dei vaccini alla popolazione.

Procede nel frattempo la campagna vaccinale antinfluenzale, con l’arrivo previsto per la prossima settimana di ulteriori 65mila dosi. In questo modo si riuscirà a raggiungere l’obiettivo della copertura del 75% degli over 65. Le operazioni continueranno anche a gennaio, così come la campagna per bambini e ragazzi fino ai 18 anni: quasi 14mila i giovani vaccinati tra Varese e Como. Il picco influenzale non si è ancora verificato, in quanto le regole per la prevenzione del Covid hanno ridotto anche la diffusione degli altri virus.

E intanto la direzione di Ats Insubria ha incontrato i sindacati che avevano richiesto un confronto sulla situazione nelle Rsa. È emerso che attualmente sono circa 1.200 gli ospiti positivi al Covid su 10mila anziani nelle due province, per la maggior parte asintomatici. Ci sono difficoltà nella gestione del personale, con oltre 500 operatori assenti per positività su 8mila. I sindacati segnalano anche che gli enti gestori hanno aumentato le rette a carico delle famiglie, mediamente di 1 o 2 euro al giorno.