Isotta Fraschini, la bonifica al "campo prova"

In una porzione dell’area sono iniziati scavo e vagliatura dei terreni contaminati, poi si procederà all’intervento sull’intera superficie

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di Sara Giudici

Massima trasparenza sulle bonifiche tanto da raccontare, fase per fase, gli interventi in corso. Il tema delle bonifiche è uno dei più importanti nel progetto di rigenerazione urbana che Saronno Città dei Beni Comuni sta portando avanti nell’area ex-Isotta Fraschini.

A spiegare gli interventi in corso il geologo Luca Pizzi: "In questo momento ci stiamo occupando del cosiddetto “campo prova“, un’operazione di scavo e vagliatura dei terreni contaminati (ovvero selezione del terreno contaminato per minimizzazione dei volumi da smaltire). Tale procedura serve per settare le dinamiche della ben più complessa e successiva bonifica dell’intera area; di fatto, una mini bonifica all’interno di una bonifica più ampia. È un passaggio necessario per essere sicuri che le previsioni che abbiamo inserito nel progetto presentato agli enti corrispondano alla realtà e, conseguentemente, affinarle".

Un’altra novità riguarda l’approccio che prevede che le operazioni vengano svolte tutte all’interno dell’area ex-Isotta.

"Abbiamo deciso di vagliare tutto il terreno dentro il cantiere, andando a conferire in discarica solo la parte effettivamente inquinata, riutilizzando per quanto possibile all’interno dell’area la percentuale di materiale “pulito“, riducendo così allo strettissimo necessario l’andirivieni di mezzi pesanti, con tutto quello che comporta dal punto di vista dell’inquinamento dell’aria, del traffico, della sicurezza stradale".

Attenzione all’ambiente che si unisce all’uso di strumenti d’ultima generazione: "Ci siamo dotati, unici in Italia al momento, di un diffrattometro portatile a Raggi X. Si tratta di una pistola con un rilevatore che può restituire la concentrazione dei metalli nel terreno con un’analisi che dura solo pochi secondi. Un grandissimo vantaggio rispetto ai 10 giorni circa che richiede un’analisi di laboratorio".

Pizzi spiega anche i tempi tecnici per la bonifica: "Dovremmo chiudere il campo prova verso la metà di luglio, aspettando poi ancora qualche giorno per le analisi di laboratorio. A quel punto presenteremo i progetti definitivi. Non si tratta di un’approvazione ma è solo un documento che, sulla base dei risultati del campo prova, delinea meglio i risultati che ci aspettiamo di ottenere e il cronoprogramma dei lavori. Il nostro obiettivo è avere la fase 1 completa per la primavera del 2023".