In piazza Giovanni XXIII arrivano le telecamere

L’assessore alla Sicurezza: accordo pubblico-privato come in piazza Risorgimento

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Un brutto episodio l’aggressione avvenuta nei giorni scorsi a Gallarate: vittime i due figli, una giovane di 28 anni incinta e il fratello, 23 anni, di Mohammad Noor, titolare del negozio etnico che si affaccia su piazza Giovanni XXIII, entrambi colpiti da uno straniero che dopo aver acquistato un sacchetto di patatine aveva fatto questioni per il resto arrivando alla violenza. I due giovani sono stati trasportati al pronto soccorso per essere medicati, poi sono stati dimessi. Certo l’aggressione alla giovane donna in stato di gravidanza è un fatto decisamente grave, l’ha sottolineato l’altro giorno Francesca Caruso, assessore alla Sicurezza, che si è recata nel negozio per portare la sua solidarietà al titolare e alla famiglia. Con Caruso c’era il comandante della polizia locale Aurelio Giannini. L’incontro, a cui era presente anche il presidente del Consiglio comunale Giuseppe De Bernardi Martignoni, è stato anche occasione per fare il punto della situazione della piazza, un’area che è stata riqualificata grazie a un importante intervento di restyling. L’assessore ha rassicurato commercianti e residenti con l’impegno a rafforzare i controlli e a implementare le telecamere, con la collaborazione dei privati, sul modello già adottato in piazza Risorgimento.

I portici che si affacciano su piazza Giovanni XXIII, sotto i quali ci sono i negozi, sono di proprietà privata e sono al momento gli unici spazi ancora "scoperti" per quanto riguarda la videosorveglianza. "Il modello che intendiamo seguire è quello di piazza Risorgimento, puntando sulla collaborazione tra pubblico-privato – ha detto l’assessore – quindi i privati si occuperanno dell’acquisto di telecamere compatibili con quelle a sistema del comune e collegato con la Polizia locale". Ros.For.