Il vicesindaco Alberto Gelpi tornato in libertà. Era agli arresti domiciliari dallo scorso 20 aprile. "Abbiamo chiarito al Gip la sua posizione, producendo anche tutta una serie di documenti, che smontano l’impianto accusatorio che era stato formulato nei suoi confronti. Accuse che afferiscono a questioni passate, peraltre già chiarite dallo stesso. Questo ha permesso al Gip di revocare le misure coercitive a cui Gelpi era stato inizialmente sottoposto" ha spiegato l’avvocato Roberto Grittini. "Il mio assistito ha intenzione di collaborare con la Magistratura per giungere a una completa riabilitazione. Vedremo se, sulla base dei documenti presentati, riterranno di mandarlo comunque a processo". Gelpi è uno dei 22 indagati nell’indagine della Guardia di Finanza di Magenta che verte su un giro di reati fiscali e riciclaggio, tra i quali figura anche Antonino Carollo figlio del defunto boss di Cosa Nostra, Gaetano Carollo, assassinato a Liscate nel 1987.
La posizione di Gelpi - che il giorno in cui era scattata l’operazione si trovava all’estero - veniva collegata a quella dell’avvocato abbiatense Giovanni Bosco che, come si ricorderà, è morto per complicanze cardiache nello stesso giorno (il 17 aprile scorso) in cui gli era stata comunicata la notizia dell’arresto. I funerali dell’avvocato Bosco si sono svolti nel pomeriggio di martedì nella chiesa di Santa Maria. Gelpi è personaggio molto noto in tutto l’Abbiatense per il suo impegno in campo politico-amministrativo (attualmente è assessore con deleghe al commercio, al personale, all’arredo urbano, allo sport, e vicesindaco) e sociale. Animatore della Pro loco di Morimondo è da oltre 30 anni collaboratore di Anfass e presidente della Fondazione Il Melograno nata per realizzare il progetto "Dopo di noi, con noi" per garantire un alloggio a persone portatrici di handicap. G.Ch.