di Sara Giudici
Ha preparato per oggi pomeriggio una festa per il ritorno dell’Fbc Saronno allo stadio Colombo Gianetti (dopo le prime partite in esilio per il problema del campo); sta investendo e coinvolgendo imprenditori, sponsor e stakeholder, per portare avanti il progetto di una "grande Saronno calcistica" per la prima squadra e per il settore giovanile. Ma l’ambizione, l’impegno, l’entusiasmo e il coraggio imprenditoriale si sono trovati davanti un muro inatteso che rischia di far sfumare tutto. Francesco Paolo Gravina, presidente dell’Fbc Saronno, non nasconde che il suo impegno per la città e lo storico Fbc potrebbe sfumare.
Questo avrebbe dovuto essere un grande weekend, con il ritorno al Colombo Gianetti. Tuttavia, a poche ore dal match con Ispra, ci sono tanti progetti ma anche una grande incognita.
"Il manto erboso è perfetto – spiega il numero uno – addetti ai lavori e tecnici ne sono entusiasti e poi stiamo organizzando una grande festa con ragazzi delle giovanili, bandierine, aspiranti sponsor; 90 minuti per i tifosi, i saronnesi che vogliono tornare a sostenere l’Fbc nello storico Colombo Gianetti".
Gravina con nasconde l’amarezza: "Sono molto deluso. In un momento di ripartenza in cui bisogna iniziare a mettere i tasselli per concretizzare il sogno che gli sportivi e la città accarezzano da anni, ci troviamo a fare i conti con una latitanza dell’Amministrazione comunale. Non c’è stato nessun aiuto per la grande festa". Il riferimento è al nodo da sciogliere, quello della capienza della tribuna, elemento indispensabile per la festa: il Colombo Gianetti è omologato solo per 99 persone, per farne entrare di più serve la "firma" del Comune, proprietario dello stabile, che a sabato non è arrivata.
"Il nostro progetto, la città, la società, gli sponsor e i finanziatori hanno bisogno di vedere l’entusiasmo per l’Fbc e a noi che stiamo investendo serve la vicinanza, vera e concreta, dell’Amministrazione. Io non mi fermo davanti agli ostacoli, ma la voglia di mollare l’ho sentita".