LORENZO CRESPI
Cronaca

Il Faro di largo Flaiano. Alloggi per ricercatori e genitori di piccoli pazienti

Tra un mese l’inaugurazione dell’edificio voluto dalla Fondazione Giacomo Ascoli. Sei degli appartamenti accoglieranno specializzandi dell’Insubria.

La palazzina oggetto dell’accordo sottoscritto dalla rettrice dell’ateneo e dal presidente della fondazione

La palazzina oggetto dell’accordo sottoscritto dalla rettrice dell’ateneo e dal presidente della fondazione

Tra un mese sarà inaugurato ufficialmente Il Faro di largo Flaiano. L’intervento di ristrutturazione dell’edificio, situato all’ingresso di Varese, è quasi terminato e l’11 aprile ci sarà il taglio del nastro. Diventerà così operativa la struttura voluta dalla Fondazione Giacomo Ascoli, che comprende un totale di otto appartamenti. Due saranno destinati alle famiglie dei piccoli pazienti ricoverati nelle nuove camere protette dell’Ospedale Del Ponte, progettate e cofinanziate dalla fondazione, già pronte e in attesa degli accreditamenti e degli ultimi collaudi. Gli altri sei alloggi invece accoglieranno ricercatori e specializzandi di area medica dell’Università dell’Insubria.

Così è previsto nell’accordo quadro firmato tra l’ateneo, rappresentato dalla rettrice Maria Pierro, e la fondazione presieduta da Marco Ascoli. "È un’iniziativa molto importante a cui partecipiamo con grande entusiasmo – ha commentato la rettrice – poter offrire degli spazi ai nostri specializzandi in pediatria e oncoematologia è un valore aggiunto rispetto alla nostra offerta formativa molto apprezzata in Italia e per questo ringraziamo la fondazione". Gli appartamenti, a prezzo calmierato, sono tutti bilocali nuovi, completamente arredati e all’avanguardia dal punto di vista energetico, abitabili da due persone ciascuno. In base al regolamento condominiale, ogni inquilino avrà la possibilità di utilizzare i servizi comuni del Faro, quali lavanderia, stireria e zona studio.

"Si rinnova e si arricchisce così di un nuovo importante tassello la proficua collaborazione che caratterizza da anni i rapporti tra l’Università dell’Insubria e la fondazione - ha sottolineato Marco Ascoli - lo scopo comune è quello di accrescere la ricerca scientifica e incrementare l’Oncoematologia pediatrica di Varese, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale".

Alla firma dell’intesa, a cui ha fatto seguito una visita dell’edificio in ultimazione, hanno partecipato anche Elena Bertolla dell’associazione L’Arcobaleno di Nichi e, in rappresentanza dell’area medica dell’ateneo, i professori Flavia Marinelli per Varese e Michele Francesco Surace per Como. Entro l’estate saranno terminati gli ultimi lavori per realizzare l’area verde a giardino, il cortile, gli ingressi e le finiture esterne.