CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Gli scontri fra tifosi . Grave in Neurochirurgia giovane preso a bastonate

Ravizza, dirigente del San Lorenzo: "Non c’entra con la nostra squadra il gruppo di ragazzi incappucciati che ha atteso i supporter avversari per partire alla carica".

Gli scontri fra tifosi . Grave in Neurochirurgia giovane preso a bastonate
Gli scontri fra tifosi . Grave in Neurochirurgia giovane preso a bastonate

È ricoverato nel reparto di neurochirurgia a Legnano il tifoso trentenne del Sant’llario vittima degli scontri fra tifosi avvenuti fuori dallo stadio di Parabiago. L’uomo sarebbe stato raggiunto da alcuni colpi di bastone in testa durante la rissa in via Marconi, per poi finire in prognosi riservata all’ospedale legnanese. Con lui un ragazzo minorenne ricoverato in pediatria. "Gli scontri sono avvenuti prima della partita e nessuno è uscito dallo stadio per combinare quello che è successo". Tommaso Ravizza, dirigente del San Lorenzo, chiarisce la totale estraneità di tifosi e società rispetto ai fatti accaduti domenica pomeriggio fuori dallo stadio Libero Ferrario di Parabiago. "Un gruppo di ragazzi incappucciati ed armati di bottiglie e bastoni che non c’entrano nulla con la nostra squadra ha atteso l’arrivo dei tifosi del Sant’Ilario per poi partire alla carica. Noi abbiamo chiuso lo stadio per evitare che entrassero e chiamato le forze dell’ordine. La partita si è svolta regolarmente senza nessun tipo di problema tra i tifosi all’interno dell’impianto sportivo. Quello che è successo non ha nulla a che vedere con la partita". L’incontro fra il San Lorenzo ed il Sant’Ilario, terza categoria di calcio, si è infatti svolto regolarmente. Fuori invece i supporter del Parabiago e quelli della frazione nervianese se le sono date di santa ragione con tanto di bastoni e lancio di bottiglie.

"Sono episodi incomprensibili per la violenza che mostrano - ha spiegato il sindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi -. Questo non è sport, ma guerriglia urbana e vandalismo, oltre che atteggiamento disumano. Noi siamo per uno sport espressione di valori e di sani principi con una vocazione educativa, auspico che la società sportiva, che queste tifoserie inneggiano, condanni questi episodi e che collabori con le forze dell’ordine per identificare i responsabili". "Questo non è sport, è un atto criminale" spiega il presidente del Sant’ Ilario Milanese, Boris Borgini. "I nostri tifosi sono stati aggrediti da criminali con spranghe e bottiglie, è stato un agguato. Sono stati bersagliati da una pioggia di bottiglie di vetro, anche già rotte, e poi presi a sprangate. Non sono nemmeno potuto entrare allo stadio per ragioni di sicurezza e fino alle 4.30 del mattino sono dovuto rimanere a presidiare il nostro centro sportivo per il timore che provassero ad entrare. Vogliamo sport, non questa cattiveria".