
Una volante della polizia
Gallarate (Varese), 12 febbraio 2020 - Si fingeva nipote di una suora per non essere arrestata. Ma lo stratagemma orchestrato da una 47enne originaria di Aqui Terme (Alessandria) è stato smascherato ed è stata arrestata a Gallarate.
La latitante, condannata a titolo definitivo a una pena di oltre 2 anni per reati che spaziano da sostituzione di persona, truffa, furto e falsità, era destinataria di un provvedimento di carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palermo. Una telefonata da parte di una donna, presentatasi come la Madre Superiora del Monastero di Vicoforte (provincia di Cuneo), avrebbe chiesto alle suore del convento gallaratese delle ''Benedettine dell'adorazione perpetua del S.S. Sacramento' di ospitare una donna, nipote di una consorella, colpita da un malore e ricoverata all'ospedale di Gallarate, che aveva necessità di un posto per dormire in zona. Le suore, insospettite, avevano richiesto un riferimento telefonico per rintracciare la nipote bisognosa, che una volta contattata, risultava possedere un tono di voce molto simile a quello della Madre Superiora del Monastero di Vicoforte, ma, visti i modi garbati e sicuri con cui l'interlocutrice affrontava la discussione, le monache del convento si erano convinte ad ospitarla. Nei giorni successivi, però, parlando con le suore del convento, l'ospite è caduta spesso in contraddizione nel raccontare particolari della propria vita. La Volante del Commissariato di Gallarate si è presentata al convento e gli agenti hanno arrestato la latitante.