
di Lorenzo Crespi
Un problema di mitigazione del rischio, una questione di emergenza e di protezione civile, un argomento di carattere forestale e di ripristino delle aree bruciate e, in questa occasione, anche un tema di approfondimento scientifico tra esperti e ricercatori in ambito universitario a livello nazionale. Il "caso Luvinate" finisce sotto i riflettori delle università di Siena e Milano. Al centro di un summit scientifico che si è svolto proprio presso il Comune di Luvinate c’è stato infatti il tema del Tinella e delle colate detritiche che si sono susseguite dal 2018 al 2021 dopo gli incendi del Campo dei Fiori dell’ottobre 2017. Al tavolo di lavoro sono intervenuti docenti e ricercatori dei due atenei insieme agli esperti del Comune e del Parco. Al centro dell’approfondimento, che ha visto anche un sopralluogo sul territorio del bacino idrografico del Tinella da parte dello staff di ricercatori dell’Università di Siena, la modellazione idrologico-idraulica delle colate detritiche e lo studio degli effetti della vegetazione sulla stabilità dei pendii, a partire dalle relazioni tra l’incendio e lo sviluppo delle colate detritiche. L’esempio di Luvinate è stato ritenuto interessante al fine di verificare pregi e difetti dei metodi applicati a livello scientifico, in ottica di una valutazione in termini di pericolosità e rischio idrogeologico che può essere di supporto alla mitigazione degli effetti connessi a tali eventi. La situazione del torrente Tinella potrà così essere inserita in altri progetti di ricerca in corso da parte del Laboratorio di Geomatica di Siena: i bacini della Garfagnana e di Cardoso ed il Monte Amiata. Quanto accaduto a Luvinate è stato inoltre approfondito da uno studio del ricercatore della Statale di Milano Alessio Cislaghi. I risultati dell’indagine hanno evidenziato come la capacità di infiltrazione del suolo bruciato sia profondamente cambiata dall’incendio boschivo del 2017, diminuendo fino al 75%, e come si possa stimare un volume di piena circa 2 volte superiore rispetto alle condizioni pre-incendio. "A fianco degli interventi di mitigazione del rischio e alle varie iniziative di protezione civile – sottolinea il sindaco Alessandro Boriani- occorre studiare ed approfondire i fenomeni in corso. Ringrazio davvero chi sta lavorando sul nostro territorio e spero che si tratti anche su questo fronte di un nuovo inizio". La situazione di Luvinate e del Campo dei Fiori è stata anche al centro degli Stati generali della Rete Natura 2000 Lombardia che si sono svolti a Milano.