Ferrovia Gallarate-Terminal 2 di Malpensa, i Comuni dicono "no"

Casorate Sempione, il paese su cui insisterebbe l’80% del tracciato, si schiera contro la linea

Una manifestazione contro la realizzazione della linea Gallarate-Terminal 2

Una manifestazione contro la realizzazione della linea Gallarate-Terminal 2

Varese, 27 novembre 2019 - Il consiglio comunale di Casorate Sempione ha detto No al progetto per la realizzazione della nuova ferrovia dal Terminal 2 di Malpensa alla linea del Sempione di Rfi. La delibera portata dalla maggioranza al voto, è stata approvata all’unanimità. «Mancano importanti elementi di garanzia circa la sostenibilità ambientale dell’opera», si legge nel documento che sarà presentato alla Conferenza dei Servizi, ancora da convocare in Regione Lombardia. Solo alcuni giorni fa al tavolo territoriale delle infrastrutture che si è riunito nella sede varesina della Regione, sono stati indicati interventi infrastrutturali ritenuti priorità e tra questi c’è il progetto del nuovo tracciato ferroviario, ritenuto necessario per migliorare i collegamenti da nord con lo scalo di Malpensa.

Progetto nei confronti del quale comitati e ambientalisti hanno da subito manifestato contrarietà per il pesante impatto sulla brughiera. Negli ultimi mesi alla luce di incontri, di approfondimenti e di richieste non accolte anche i Comuni interessati dal tracciato si trovano concordi nel manifestare parere negativo verso il progetto. «Nella situazione attuale – spiega il sindaco casoratese Dimitri Cassani – non possiamo essere favorevoli al progetto. Il parere negativo è frutto di due anni di lavoro, negli uffici tecnici, di approfondimenti perché non si trattava di essere contrari a priori, avevamo preso un impegno nei confronti dei cittadini, l’abbiamo mantenuto, siamo arrivati a un parere negativo ben motivato. Allo stato attuale, a fronte di richieste presentate per avere garanzie su aspetti fondamentali; la sostenibilità ambientale, l’analisi dei costi-benefici, alle quali non sono arrivate risposte, il nostro parere non può che essere negativo». Ora l’attenzione si sposta sulla Conferenza dei servizi, ancora da convocare. «L’auspicio – conclude Cassani – è che la Regione ascolti il territorio». Soddisfazione per la decisione del consiglio comunale esprime il Comitato SalviAmo la brughiera. «È un segnale importante – dice il presidente Stefano Bianchi - E’ fondamentale che il territorio sia compatto, che i comuni interessati dal tracciato, condividano la posizione contraria alla realizzazione di un’opera costosa; oltre 200 milioni di euro previsti, inutile e devastante. E il messaggio deve arrivare chiaro alla Regione». Intanto proprio l’amministrazione comunale di Casorate Sempione con la delibera votata l’altra sera ha espresso con chiarezza il suo parere.

«L’opera insiste sul territorio di Casorate Sempione per l’80% - fa rilevare Bianchi – Un impatto molto pesante, devastante dentro un ecosistema, all’interno del Parco del Ticino, che è patrimonio Unesco da salvaguardare». Il progetto prevede la realizzazione di trincee e tracciati stradali di servizio a sovrappassi e sottopassi della statale 33 (Sempione). Un collegamento dunque che - a detta degli ecologisti - non serve, anche perché fa rilevare ancora Bianchi, «è stata superata la prova “bridge” con le strutture ferroviarie già presenti che consentono la buona accessibilità a Malpensa». Il Malpensa Express nei mesi del “bridge” ha trasportato 1 milione e 200 mila passeggeri, con un incremento del 46%, che non ha creato problemi, il TiLo da Bellinzona garantisce l’accessibilità dalla Svizzera, pertanto quel tracciato dal Terminal 2 alla linea del Sempione di Rfi al Comitato e agli ambientalisti appare decisamente inutile oltre che devastante per il forte impatto sulla brughiera. Semmai si tratta di utilizzare al meglio ciò che già esiste, come il raccordo di Busto Arsizio, sul quale transita il TiLo.