Fango e acque nelle case: Varese conta i danni dopo il maltempo

L’epicentro della bomba d’acqua a Casalzuigno: paura oggi per il meteo. Non si escludono evacuazioni nelle prossime ore per le nuove precipitazioni

Migration

di Rosella Formenti

Hanno lavorato ancora per l’intera mattinata i vigili del fuoco impegnati soprattutto a tagliare alberi pericolanti e a rimuovere quelli che caduti bloccavano le strade. Le bombe d’acqua che hanno interessato nel pomeriggio di domenica la zona nord della provincia di Varese hanno lasciato il segno, nei prossimi giorni si potrà fare la conta dei danni nei paesi più colpiti dalla furia delle precipitazioni, non solo pioggia ma anche grandine che ha distrutto orti e coltivazioni nei campi. Pesanti i danni a Casalzuigno, dove nel pomeriggio di domenica è esondato il torrente che si è ingrossato di colpo e ha invaso le strade del paese. I segni evidenti all’esterno delle case, alcune abitazioni sono state allagate e lungo le strade coperte dal fango trasportato dal torrente. Ieri nel paese continuo il passaggio dei mezzi della Protezione Civile, degli Alpini, dei volontari impegnati a liberare le strade dai detriti, aiutati dai residenti , l’area delle feste del paese è stata trasformata nel campo baso dell’Unità di Crisi Locale: "Sono scesi settanta millimetri di pioggia in 20 minuti – ha detto il il sindaco Danilo De Rocchi -. Il torrente è straripato, a valle sono scesi tantissimi detriti, massi, tronchi, di tutto,è stato un disastro.Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e devo dire un grazie enorme a tutti coloro che in queste ora ci stanno aiutando".

A preoccupare è l’annuncio di nuovi temporali previsti nei prossimi giorni, ma se la situazione meteorologica dovesse peggiorare, si sta valutando la possibilità di allontanare alcune persone dalle loro abitazioni. Nei prossimi giorni la conta dei danni. Le forti precipitazioni hanno causato anche smottamenti che sempre nel pomeriggio di domenica hanno bloccato le strade di accesso alla frazione Vararo di Cittiglio e al Cuvignone, bloccando per alcune ore, finchè le strade non sono state di nuovo percorribili, un centinaio di persone nelle due località. Danni pesanti anche a Caravate, l’immagine simbolo lo storico albero che si trovava davanti al santuario, abbattuto dalla furia del maltempo che ha causato la caduta di altri alberi in alcune vie del paese. Centinaia le chiamate ricevute al comando dei vigili del fuoco con richieste di intervento per allagamenti e alberi caduti che bloccavano le strade nei paesi più colpiti, in alcuni casi rimasti anche senza corrente elettrica. Ieri è tornato il sole, ma davanti agli occhi nei paesi bersagliati dalla furia della pioggia e della grandine c’erano i danni lasciati dalla bomba d’acqua. Anche oggi si guarderà il cielo con la speranza che il peggioramento annunciato non sia la disastrosa replica di quanto è accaduto nel pomeriggio di domenica.