Torna sotto i riflettori la vicenda della monetizzazione degli oneri di urbanizzazione dell’ex Cemsa una vicenda che è stata protagonista delle ultime due sedute di consiglio comunale. Ed ora per chiedere chiarezza è arrivato anche l’esposto di Obiettivo Saronno alla Corte dei Conti. In sostanza con una variazione di bilancio l’amministrazione ha iscritto a bilancio 870mila euro di oneri di urbanizzazione senza spiegare, neanche in risposta alle domande dei consiglieri d’opposizione, la provenienza ossia quale intervento riguardasse. L’ha fatto Gianpietro Guaglianone di Fratelli d’Italia che per primo ha parlato della delibera di Giunta dell’ottobre scorso con cui, su richiesta dell’attuatore, sono state stralciate dalla convezione del 2019 relativa alla riqualificazione alcune opere a scomputo (il parco, la piazza Statuto e lo svincolo) per un valore pari ad euro 878.675 che sono stati versati al comune. Ed effettivamente Obiettivo Saronno ha ricostruito tutti i passaggi dalla firma della convenzione nel luglio 2019 all’ultima delibera con cui "la giunta comunale ha stralciato le opere con la necessità di "procrastinarle" visto che il piano era stato approvato in consiglio comunale". Da qui la decisione di procedere per presunto danno erariale: "Considerando che la giunta comunale, ha deliberato di voler "procrastinare" tali opere, non si può non considerare come al momento dell’accettazione dello stralcio delle stesse, il costo sarebbe stato notevolmente più elevato rispetto agli 878.675 euro quantificati nel 2019, causa i cospicui aumenti dei costi annessi all’edilizia e non solo. Così Obiettivo Saronno
ha segnalato "per presunto danno erariale, l’accaduto alla Corte dei Conti". S.G.