Due medici di base in pensione Soluzione ponte da Capodanno

Da ieri l’assistenza primaria è offerta da un Ambulatorio temporaneo nella sede Ats di via Roma 44

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Medici di famiglia in pensione:.

di Silvia Vignati

Due medici di base in pensione da Capodanno, la dottoressa Maria Ester Perego e il dottor Paolo Storni. Da ieri l’assistenza primaria è offerta da un Ambulatorio medico temporaneo (Amt), nella sede ATS di via Roma 44. Se la carenza di medici di medicina generale è un problema nazionale, regionale e del nostro territorio, a Castellanza l’assenza di camici bianchi è drammatica. "Siamo in una situazione gravissima e siamo molto preoccupati - spiega Cristina Borroni, vicesindaco e assessore ai Servizi sociali - In sei mesi, Castellanza ha perso cinque medici di base. Ad agosto, settembre e ottobre hanno cessato l’attività tre professionisti. A Capodanno altri due medici. Penso agli anziani, a chi ha una patologia cronica: per loro il rapporto costante con il medico di base è fondamentale".

Ats Insubria ha così attivato da ieri l’Ambulatorio medico temporaneo. Ma cosa significa? "Significa che gli oltre 5mila pazienti rimasti senza medico di famiglia verranno curati da medici turnisti, quanti non lo sappiamo - riprende il vicesindaco -. Ci saranno tre studi e tre linee telefoniche. Chi non ha più il medico di base deve chiamare e fissare l’appuntamento".

Questi i riferimenti: tel.338.4947358 (per gli assistiti del dottor Storni); tel.338.4947282 (per gli assistiti della dottoressa Perego); tel.333.4909313 (per gli assistiti che già afferiscono all’Ambulatorio temporaneo). La tabella degli orari dei medici è pubblicata sul sito del Comune. "Come Amministrazione comunale ci auguriamo che vengano fatte le nomine dei sostituti quanto prima, perché non possiamo lasciare i cittadini in balìa delle turnazioni - conclude l’assessore Borroni -. Significa non poter avviare un rapporto di fiducia con chi ti cura. Significa che il medico che ti ha visitato la prima volta rischia di non farlo la seconda. E poi, senza essere catastrofisti, chi si trova in difficoltà ad accedere all’Ambulatorio, non ricorrerà direttamente al Pronto soccorso, andando così a usare un servizio deputato all’emergenza-urgenza, già sotto pressione? E non ultimo: le recenti Case di comunità daranno un contributo a questa emergenza, hanno personale dedicato per farlo? E’ da agosto che, come Comune, facciamo pressioni sulle aziende del sistema socio-sanitario della Lombardia, che amministrano la nostra salute, per segnalare il presente e i futuri scenari: da loro devono venire risposte". Ricordiamo che l’Amministrazione comunale ha scelto da tempo di semplificare la vita ai suoi cittadini: pensiamo ad esempio allo sportello per l’esenzione del ticket, o di "scelta e revoca".