Dalla parte dei frontalieri: "Tassa sanitaria da cancellare"

Un segnale importante è arrivato a Varese dal Consiglio comunale e dal Consiglio Provinciale con la richiesta avanzata a Regione e Governo di abrogare la nuova imposta a carico dei lavoratori

Frontalieri

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Varese – Una tassa nuova e molto controversa, quella sanitaria a carico dei lavoratori frontalieri, che ha acceso subito un grande dibattito: nei giorni scorsi un segnale importante è arrivato a Varese dal Consiglio comunale e dal Consiglio Provinciale con la richiesta a Regione e Governo di abrogarla. Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata la mozione presentata da Luca Paris (Rappresentante del Movimento 5 Stelle nel Gruppo misto) con cui si impegna sindaco e Giunta comunale a "chiedere al Governo di cancellare la nuova tassa sanitaria a carico dei lavoratori frontalieri e a Regione Lombardia, nel frattempo, di sospenderla, a chiedere a Regione Lombardia di promuovere un’azione volta ad impugnare dinanzi al giudice costituzionale la norma che prevede la nuova tassa sanitaria e a inoltrare la mozione al Ministro all’Economia, all’Assessore regionale competente, ai parlamentari eletti nel territorio e alle rappresentanze politiche e sociali territoriali, affinché siano portate avanti azioni per arrivare all’abrogazione della nuova tassa sanitaria".

A Varese sono più di 3.000 i frontalieri, 30mila nel territorio varesino. Anche il Consiglio provinciale ha approvato una mozione presentata da Giuseppina Lanza (Italia Viva) per chiedere al Ministro Giorgetti di rivedere la decisione di istituire la tassa sanitaria frontalieri o a Regione di valutarne l’inapplicabilità in Lombardia. Il balzello , indicato nella Legge di bilancio, approvata dal Governo, prevede una tassazione dal 3% al 6% sul reddito netto, con un tetto massimo fino a 200 euro al mese, e riguarda i vecchi frontalieri che dovranno pagare anche per i familiari a carico, lavoratori che già pagano con i loro ristorni.

L’auspicio è che sia abrogata, al lavoro i legali dei sindacati. "Dal consiglio comunale e dal consiglio provinciale a Varese sono arrivati segnali importanti – dice Giuseppe Augurusa, responsabile nazionale dei frontalieri per la Cgil – la tassa è ingiusta e va eliminata. Noi come Cgil, con Uil e Cisl insieme alle sigle svizzere Unia e Ocst abbiamo chiesto già per tre volte la convocazione del tavolo interministeriale senza avere risposte. Presenteremo il parere legale contro la norma nella quale si rilevano aspetti di incostituzionalità".