Coronavirus, tour operator: "Il turismo è crollato di schianto"

Stefania Morandi lancia l'allarme sull'effetto dell'emergenza

Stefania Morandi

Stefania Morandi

Varese, 27 febbraio 2020 - Gli effetti del coronavirus iniziano a farsi sentire pesantemente sul comparto del turismo. Lo sanno bene le agenzie di viaggio di Varese, che in questi giorni si sono ritrovate con un drastico calo delle prenotazioni. "Normalmente in questo periodo si lavora molto bene sulle vacanze estive e sulla programmazione dei viaggi a lungo raggio – spiega Stefania Morandi, titolare della Morandi Tour – ma a partire da sabato abbiamo subito un crollo totale delle richieste". A breve era previsto un tour del Giappone, che è stato annullato. E alle mancate prenotazioni si aggiungono le disdette, che continuano ad arrivare, con tanti clienti che annullano viaggi già programmati da tempo.

"C’è una vera psicosi – commenta Morandi – le persone non prenotano più viaggi all’estero perché hanno la fobia di essere fermate, messe in quarantena o rimandate a casa in quanto italiani". Nessuno dunque entra più in agenzia per prenotare viaggi importanti: l’unico ambito in cui si muove ancora qualcosa è quello delle gite brevi. "Noi abbiamo la fortuna di avere una programmazione interna di tour di pochi giorni – spiega Stefania Morandi – in questo caso la gente ancora si fida e stiamo raccogliendo qualche prenotazione per proposte tra Italia, Svizzera e Francia". La titolare dell’agenzia si dice molto preoccupata in questa fase in continua evoluzione: "C’è un terrorismo psicologico assurdo – osserva – una situazione che secondo me poteva essere gestita in modo diverso a livello governativo. Ho parlato anche con altri imprenditori e siamo in tanti in difficoltà".

La Morandi Tour segnala anche casi di aggressività subìti sui social. "Domenica eravamo in gita a Venezia per il carnevale, che era in corso regolarmente prima dello stop giunto in seguito e su Facebook le nostre foto hanno ricevuto i commenti di accanimento da parte di persone che ci accusavano di contribuire alla diffusione della malattia". C’è poi la questione di come viene vista da fuori la situazione della Lombardia e di Varese in questo periodo. «Ho ricevuto tante chiamate dall’estero – racconta Morandi – per sapere se possiamo uscire di casa e quante persone stanno morendo. Agli occhi del mondo sembriamo il luogo della peste. Speriamo che tutto torni alla normalità al più presto". Intanto sulla situazione di emergenza del turismo si è espressa la vicepresidente del consiglio regionale Francesca Brianza: "La priorità è quella di mettere in campo strumenti straordinari per aiutare gli operatori del settore turistico a superare questo momento di grande difficoltà".