SARA GIUDICI
Cronaca

Continua la bonifica del Lura dopo lo sversamento di veleni. La Procura apre un fascicolo

A carico d’ignoti l’indagine per disastro ambientale colposo. Intanto Gabel, sede della fuoriuscita: rottura di una condotta .

L’allarme era scattato lunedì quando il torrente era stato invaso da olio diatermico da Rovellasca a Caronno

L’allarme era scattato lunedì quando il torrente era stato invaso da olio diatermico da Rovellasca a Caronno

Sono proseguite anche ieri le operazioni di contenimento e bonifica del torrente Lura, dopo lo sversamento di olio diatermico che lunedì ha interessato il corso d’acqua dalla zona industriale di Rovellasca fino a Caronno Pertusella. In mattinata è stato effettuato il primo cambio dei salsicciotti assorbenti posizionati lungo il Lura. Sul posto anche l’Enpa, con volontari impegnati nel monitoraggio della fauna selvatica, volatili sporchi e contaminati e altre specie. Attivati anche i tecnici di Arpa, che ieri avevano effettuato i rilievi con la Protezione civile. Nelle acque del torrente sono state riscontrate ancora lievi chiazze di olio, ma è cessato l’odore acre.

L’allarme era scattato lunedì alle 10.40 su segnalazione dei Forestali, che avevano rilevato una fuoriuscita di olio alla Gabel, nella zona industriale di Rovellasca. All’emergenza hanno preso parte vigili del fuoco da Como, Appiano Gentile e Saronno, coordinati dai Comandi provinciali di Como e Varese. Sono intervenuti anche carabinieri territoriali, Polizia locale, tecnici Arpa, Guardie ecozoofile ed ecologiche.

Intanto la Procura di Como, competente per Rovellasca, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di disastro ambientale colposo. "Da un primo esame – ha spiegato ieri Gabel – la dispersione potrebbe essere stata originata da un’imprevedibile rottura di un canale di condotta. Fin dai primi momenti è stato richiesto l’intervento di un’azienda specializzata per la messa in sicurezza e per scongiurare nuovi episodi nonché ridurre al minimo l’impatto sull’ecosistema locale. Le misure interne hanno funzionato garantendo, tra l’altro, l’incolumità di tutti i nostri collaboratori".

Sara GiudiciPaola Pioppi