
Gli studenti in concerto
Varese, 24 marzo 2016 - Suonano e cantano ai Giardini Estensi, ispirando curiosità e spontanea simpatia nei passanti, non pochi in questo primo scorcio di primavera. Sono gli studenti del liceo musicale, indirizzo nato cinque anni fa al Manzoni, ieri mattina nel parco del municipio per un’inedita lezione-protesta insieme a preside e professori. Un flash mob per protestare contro il concorso voluto dal ministero dell’Istruzione che penalizzerebbe gli insegnanti, quegli stessi insegnanti che hanno praticamente messo in piedi la scuola, inesistente fino a cinque anni fa e che oggi conta 113 alunni suddivisi in cinque classi dalla prima alla quinta. Nel momento in cui si va a completare il primo ciclo scolastico, coi primi studenti che quest’estate sosterranno l’esame di Stato, il Ministero cerca di mettere ordine in questo nuovo indirizzo ma lo fa in un modo contestato da studenti e docenti.
"È previsto che metà dei posti spettino agli insegnanti di ruolo e metà siano assegnati per concorso - spiega il professor Paolo Tron - ma si parla di cattedre, non di corpo docente. E al Manzoni c’è una sola cattedra per materia quindi praticamente tutti gli insegnanti, circa una trentina, sono a rischio". Un’eventualità temuta dagli stessi ragazzi. "I nostri insegnanti sono bravi e preparati - dice Alessandro Caldarelli, studente di quarta - si sono impegnati molto nello sviluppare nel migliore dei modi l’indirizzo musicale del Manzoni, per loro sarebbe un duro colpo doverlo lasciare. E sarebbe una grave perdita anche per noi, perché ci hanno davvero insegnato molto". Ai Giardini Estensi con ragazzi e professori c’era anche il preside, Giovanni Ballarini, che invita il Ministero a fare un passo indietro: "Capisco che per una scuola è fisiologico perdere qualche insegnante ma rischiare di dover cambiare l’80% del corpo docente in un colpo solo non è normale, verrebbe meno la continuità didattica". I professori che di fatto hanno creato la scuola, ideando piani formativi e collaudando metodi d’insegnamento, rischiano ora di dover far le valigie.
Una questione di rilevanza nazionale, tanto che sul sito change.org è stata lanciata una petizione online dal titolo chi "Chi fermerà la musica?" per chiedere al ministero dell’Istruzione di tornare sui suoi passi. Manifestazioni si sono tenute in tutta Italia, nelle città sede di licei musicali. Nella nostra provincia, oltre ai ragazzi del Manzoni di Varese, hanno protestato a suon di musica anche gli studenti del Pina Bausch di Busto Arsizio, i quali hanno suonato e danzato in piazza San Giovanni.