Commercio di vicinato Una chance dal Distretto

Sono aperti sino al 9 giugno i termini per partecipare al bando regionale chiedendo contributi per investimenti e spese correnti da sostenere nel 2023.

Commercio di vicinato  Una chance dal Distretto

Commercio di vicinato Una chance dal Distretto

di Paolo Girotti

LEGNANO

Difficile leggere il futuro e capire quale sarà l’evoluzione del commercio di vicinato, la cui crisi pare proseguire ormai da anni: per il momento tanto vale approfittare delle occasioni che si presentano e i 200mila euro messi a disposizione dei commercianti la cui attività ricade nel perimetro del Distretto Urbano del Commercio di Legnano è una di queste. Sono aperti sino al 9 giugno, infatti, i termini per partecipare al bando regionale Distretti del Commercio chiedendo contributi per investimenti e spese correnti da sostenere nel 2023. Le risorse derivano dalla partecipazione, nel 2022, del progetto "Connettere per rigenerare: il Duc di Legnano per una Città più sostenibile e attrattiva" al bando di Regione Lombardia per consolidare la ripresa delle economie locali. Il progetto era stato valutato "di eccellenza" ottenendo un finanziamento complessivo di 630mila euro: 400mila euro sono stati utilizzati per opere pubbliche comunali e 30mila euro destinati a eventi e attività di promozione del distretto. In vista della partecipazione al bando la giunta aveva anche approvato un accordo di partenariato e di distretto con Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza finalizzato all’allargamento del Distretto urbano del commercio che ha interessato nuove aree in Oltrestazione, zona Centro e Oltresempione.

Chi potrà accedere ai contributi? Tutte le imprese collocate all’interno dell’ambito territoriale del Distretto del Commercio (la stima di avvicina alle 700 unità) con vetrina su strada, situate al piano terreno degli edifici, all’interno delle corti con locali direttamente accessibili al pubblico e che esercitino attività di vendita al dettaglio di beni eo servizi, somministrazione di cibi e bevande, prestazione di servizi alla persona. Sono ammissibili anche le domande di imprenditori che intendono avviare un’attività economica prima dell’erogazione dell’agevolazione. Il contributo è concesso con una procedura valutativa a graduatoria; a ogni progetto sarà attribuito un punteggio di merito. Le domande ammesse sono finanziate in ordine decrescente di punteggio sino a esaurimento della dotazione finanziaria. L’aiuto è concesso come agevolazione a fondo perduto e può arrivare a un massimo del 50% della spesa ammissibile totale al netto di Iva. Il massimo contributo per ciascun operatore è di 7.500 euro.