LORENZO CRESPI
Cronaca

Chirurgia vascolare d’eccellenza: a Varese due interventi salvavita innovativi

Le operazioni effettuate su un uomo e una donna per il posizionamento di un’endoprotesi ramificata. In Italia ne sono state eseguite complessivamente 39, l’Ospedale varesino tra le elite nazionali

Gabriele Piffaretti insieme ai colleghi Nicola Rivolta Marco Franchin e Maria Cristina Cervarolo, chirurghi vascolari della struttura diretta da Matteo Tozzi, ha eseguito gli interventi con il supporto degli specialisti di Radiologia interventistica Federico Fontana e Filippo Piacentino

Gabriele Piffaretti insieme ai colleghi Nicola Rivolta Marco Franchin e Maria Cristina Cervarolo, chirurghi vascolari della struttura diretta da Matteo Tozzi, ha eseguito gli interventi con il supporto degli specialisti di Radiologia interventistica Federico Fontana e Filippo Piacentino

Varese – La Chirurgia vascolare all’Ospedale di Varese si conferma un’eccellenza a livello non solo lombardo. In Italia sono stati eseguiti 39 interventi di posizionamento di un’endoprotesi ramificata nel segmento più prossimale dell’aorta, un tratto di difficile gestione. Di questi i due più recenti sono stati eseguiti a Varese negli ultimi dieci giorni. Interventi complessi, ad elevato rischio perioperatorio, che richiedono un importante investimento tecnologico, coinvolgono un’équipe multidisciplinare e rappresentano l’unica chance di trattamento e cura per pazienti con estesa patologia all’aorta in presenza di severi fattori di rischio. Non un unico intervento, ma più momenti tecnici procedurali, uno consecutivo all’altro, con il coinvolgimento di numerose professionalità mediche. I due pazienti operati sono un uomo e una donna over 70, entrambi con una complessa patologia del tratto dell’aorta ascendente e dell’arco a rischio imminente di rottura e il cui profilo di rischio operatorio era proibitivo, tale da porre in discussione la possibilità dell’intervento cardiochirurgico tradizionale, a torace aperto.

Si è deciso così di procedere per via endovascolare, ricorrendo a protesi innovative. "Sono state studiate per adattarsi al meglio anatomicamente alle sollecitazioni emodinamiche così vigorose in questo primo tratto di aorta toracica", spiega il chirurgo vascolare Gabriele Piffaretti, che insieme ai colleghi Nicola Rivolta, Marco Franchin e Maria Cristina Cervarolo, chirurghi vascolari della struttura diretta da Matteo Tozzi, ha eseguito gli interventi con il supporto degli specialisti di Radiologia interventistica Federico Fontana e Filippo Piacentino. Gli interventi sono riusciti sotto i profili tecnico e clinico. «Senza queste protesi endovascolari di nuova generazione questi pazienti non avrebbero avuto alternativa di cura. Ma la vera differenza l’hanno fatta i professionisti dell’Aortic Team, che hanno sviluppato una competenza di altissima specializzazione e creato una squadra perfettamente consapevole del ruolo e dell’importanza di ciascuna componente, che lavora all’unisono sul paziente", commenta Battistina Castiglioni, direttore del Dipartimento cardio-toraco-vascolare.