Case di comunità e lotta al fumo La sanità per “Varese in Salute“

Dal comitato quattro proposte da presentare ai candidati in corsa nelle elezioni regionali

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di Lorenzo Crespi

È nato la scorsa estate con l’obiettivo di diventare un laboratorio di idee, con il coinvolgimento di 25 professionisti del mondo sanitario varesino. In vista delle elezioni regionali, in cui il tema delle cure negli ospedali e sul territorio è uno dei principali sul tavolo delle forze in corsa, il comitato "Varese in Salute" non poteva dunque esimersi dal fornire un proprio contributo. Il lavoro del pool di saggi della sanità varesina si è concretizzato in quattro proposte, che vengono lanciate ai candidati alla presidenza della Regione Lombardia.

Ad illustrarle lo stesso comitato, affiancato dal sindaco Davide Galimberti e dall’assessore ai servizi sociali Roberto Molinari. "Sono alcuni punti essenziali – ha detto il primo cittadino – da sottoporre ai candidati in modo che ci sia una sorta di condivisione, valutazione e integrazione sulle problematiche a Varese. Auspichiamo che sia stipulato un accordo con il territorio sul tema della sanità". Il consigliere comunale con delega alla sanità Guido Bonoldi è entrato nel cuore delle richieste: "Sono quattro proposte specifiche, non siamo voluti stare sul generico, ma chiedere qualcosa di fattibile". Il primo suggerimento è relativo agli ospedali di comunità, spazi previsti dalla nuova riforma regionale che consistono in servizi sanitari di ricovero dai 20 ai 40 posti letto, destinati a pazienti provenienti dal domicilio, che necessitano di assistenza a media-bassa intensità per degenze di breve durata. Nel territorio di Asst Sette Laghi ne sono previsti due, a Luino e Cuasso al Monte.

Il comitato chiede che si possa aggiungere un ospedale di comunità anche a Varese, per facilitare il coinvolgimento dei medici di medicina generale e contribuire a decongestionare il Pronto soccorso. La casa di comunità avviata in viale Monte Rosa a Varese è invece al centro della seconda proposta.

Secondo le valutazioni presentate dal comitato, inoltre, risulta prioritaria la realizzazione di una sorta di "casa di comunità diffusa" sul territorio, che metta in rete la sede hub di Varese con gli studi dei medici di medicina generale. L’istituzione di un centro antifumo è la proposta numero tre, mentre il documento si chiude con la richiesta di nuovi spazi per l’associazione di volontariato Sanità di Frontiera, che offre prestazioni gratuite agli immigrati privi di permesso di soggiorno e ai senzatetto. Un tema quello della cura degli ultimi e delle persone bisognose che spesso fatica a trovare posto nell’agenda delle istituzioni.