Cardano al Campo, ergastolo all'ex vigile che sparò alla sindaca

Nel luglio 2013 l'attentato in Comune: Laura Prati morì venti giorni dopo in ospedale

L'ex vicecomandante dei vigili di Cardano Giuseppe Pegoraro al momento dell'arresto

L'ex vicecomandante dei vigili di Cardano Giuseppe Pegoraro al momento dell'arresto

Busto Arsizio, 14 aprile 2015 – E' stato condannato all'ergastolo Giuseppe Pegoraro, l'ex vicecomandante dei vigili urbani di Cardano al Campo che ferì a colpi di pistola in municipio la sindaca Laura Prati, morta in ospedale venti giorni dopo l'attentato.

La sentenza è stata pronunciata dal gup di Busto Arsizio al termine del processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato. I parenti della vittima presenti in aula hanno applaudito dopo la lettura del dispositivo.

E' stata accolta la richiesta della pm Nadia Calcaterra, avanzata nelle scorse udienze. La difesa, da sempre sostenitrice della tesi che Pegoraro non volesse uccidere, valuterà la possibilità di un ricorso in appello.

Era il 2 luglio 2013 quando Pegoraro, che al momento del raid era sospeso dal servizio, fece irruzione in Comune e, raggiunto l'ufficio del primo cittadino, ferì lei e il vicesindaco Costantino Iametti a colpi di pistola. La sindaca morì venti giorni dopo in ospedale.

La tragedia suscitò vasta commozione in tutta Italia, con manifestazioni di cordoglio che arrivarono in municipio da centinaia di colleghi di Laura Prati.

La sentenza del gup Giuseppe Limongelli è arrivata dopo un'ora di camera di consiglio ed è stata applaudita dai familiari della vittima. “Questa sentenza mette un punto fermo dopo due anni - ha dichiarato il marito Giuseppe Poliseno -:  cercavamo giustizia, non vendetta”. A chi gli chiedeva un parere sulle possibili analogie con i morti del tribunale di Milano, Poliseno ha risposto così: “Non so se è possibile fare un accostamento. Di certo è che quella gente era al lavoro così come Laura era nel suo ufficio”.

Il figlio Massimo ha parlato di “sentenza giusta, anche se sarebbe stato più giusto ridarmi mia madre”. “Nessuno ci potrà restituire Laura - ha aggiunto l'ex vicesindaco Costantino Iametti, ferito nell'aggressione e per il quale Pegoraro doveva rispondere di tentato omicidio -: me la ricordo sin da quando, 20 anni fa, iniziò a lavorare per la nostra comunità occupandosi dei bambini”.