REDAZIONE VARESE

Camionista chiede danni per 200mila euro

Un camionista legnanese assolto con sentenza definitiva dall'accusa di estorsione e porto e detenzione di arma da sparo, chiede un risarcimento di 200mila euro per ingiusta detenzione. La quinta corte d'Appello di Milano dovrà decidere se accogliere la richiesta.

Una richiesta di risarcimento per 200mila euro. L’insolita richiesta arriva da un camionista legnanese che era stato arrestato nel 2015 con l’accusa di estorsione e porto e detenzione di arma da sparo. Per lui una settimana in carcere e poi cinque mesi e 25 giorni di domiciliari. Accuse dalle quali era stato assolto con sentenza ormai definitiva da parte del Tribunale di Busto Arsizio (foto). Adesso la richiesta dei danni per ingiusta detenzione, girata alla quinta corte d’Appello di Milano. Assolto con formula piena da entrambe le accuse, oggi il camionista chiede un risarcimento. Per la legge il rimborso consiste nel pagamento di una somma di denaro che non può eccedere l’importo di 516.456 euro. 43mila euro, è l’importo medio dei risarcimenti corrisposti. Lo stato nel 2023 ha dovuto sborsare oltre 24 milioni. L’episodio che ha incriminato l’uomo è datato 29 giugno del 2015 quando il camionista, assunto da una ditta di trasporti di Magnago, aveva avuto un feroce alterco col titolare dell’azienda dopo essersi rifiutato di effettuare un viaggio a Genova perché aveva già totalizzato quindici ore di lavoro rispetto alle 9 previste. Presentatosi al capannone per essere pagato, aveva raccontato di essere stato aggredito dal titolare. Da lì una violenta colluttazione col titolare armato di pistola. Il legnanese, temendo il peggio, lo aveva disarmato, buttando poi l’arma nel finestrino aperto della propria auto. A quel punto, il legnanese sarebbe rimontato in auto per andarsene, ma l’imprenditore si sarebbe parato davanti sferrando calci alla sua macchina. Sopraffatto dalla rabbia, aveva impugnato l’arma (una scacciacani) che aveva in precedenza gettato in auto e aveva esploso due colpi contro l’auto del titolare. Spari che gli sono costati una condanna per danneggiamento e 250 euro di multa.