ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Busto Arsizio, pene più severe ai killer dei cani

La battaglia arriva in Parlamento: incontro con l’onorevole Brambilla a sostegno della campagna

La passeggiata dei padroni coi rispettivi cani al Parco Altomilanese

Busto Arsizio (Varese), 16 aprile 2015 - L'obiettivo è vicino: nelle prossime ore la petizione Giustizia per Sasha, per ottenere pene più severe per chi avvelena gli animali, raggiungerà le 30mila firme online. In poche settimane l’iniziativa lanciata da Antonio L’Abbruzzi, il padrone di Sasha, il bellissimo border collie di 9 anni morto dopo aver inghiottito un boccone avvelenato, ha raccolto l’adesione di migliaia di cittadini che sostengono il suo appello al Governo e al ministero della Giustizia. Intanto oggi L’Abbruzzi a Milano incontrerà alle 18 l’onorevole Michela Vittoria Brambilla per illustrarle la campagna di sensibilizzazione avviata dopo la tragica fine del suo cane.

"Avrò modo di spiegare quanto si sta facendo per evitare che in futuro altri cani, altri animali possano essere vittime di avvelenamenti provocati da individui che vanno puniti in modo esemplare. Per questo con la petizione chiediamo 10 anni di carcere, mentre oggi la pena massima è di due anni, e una sanzione di 50mila euro". Ancora duecento firme e la petizione online avrà raggiunto quota 30mila adesioni. "Un successo che mi dà soddisfazione e mi commuove - dice L’Abbruzzi - si sta diffondendo la convinzione che il problema è grave e va risolto. Noi siamo convinti che chi si rende responsabile di queste azioni mortali è un soggetto socialmente pericoloso. Ora l’auspicio è che le firme possano contribuire a smuovere l’attenzione del Ministero e sia avviato un percorso legislativo che porti ad appesantire la pena".

La prossima settimana la consegna al Guardasigilli della documentazione con le 30mila firme. "Andrò a Roma - annuncia L’Abbruzzi - per consegnare tutto il plico. La stessa documentazione sarà inviata anche al Parlamento europeo. Le istituzioni devono prendere atto della gravità di questo problema e trovare le misure adeguate per evitare che altri animali possano morire per avvelenamento com’è purtroppo accaduto a Sasha". Il border collie è sempre nel cuore del suo padrone, le foto di Sasha sono sulla pagina Facebook che sostiene la campagna "Giustizia per Sasha" e domenica scorsa centinaia di proprietari di cani con i loro amici quattrozampe hanno partecipato alla camminata nel Parco Alto Milanese per ricordare Sasha e gli altri animali morti per avvelenamento. "Vorrei poter pensare che Sasha non è morto inutilmente - dice ancora L’Abbruzzi - la solidarietà che sto ricevendo, le tante adesioni alla petizione ne sono la dimostrazione".