ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Addio a Zoran Jovanovic, il re delle truffe: musica classica e tensione con i giornalisti

In cento a salutare il capo del clan rom da tempo residente a Busto Arsizio. Il Comune ha negato l’autorizzazione a funerali stile Casamonica, la famiglia si è concessa “solo” la banda e un carro funebre Maserati

Il funerale di Zoran Jovanovic (Blitz)
Il funerale di Zoran Jovanovic (Blitz)

Busto Arsizio, 14 ottobre 2023 – Un ultimo abbraccio senza sfarzo, nessun corteo, né droni in cielo e carrozza con i cavalli come avrebbe voluto la famiglia, ieri per i funerali di Zoran Jovanovic, detto Didi, scomparso a 51 anni il 5 ottobre scorso, origine serba,capo rom, noto come "re delle truffe", finito in passato al centro di varie inchieste giudiziarie, molto rispettato nel clan da tempo residente a Busto Arsizio.

Il Comune ha respinto la richiesta che era stata inoltrata dai familiari in quanto il regolamento in vigore non consente più il corteo, quindi la cerimonia funebre, con rito ortodosso celebrato nella chiesa di San Rocco, in via Giuseppe Lualdi, nel centro storico cittadino, si è svolta con compostezza, a vigilare con discrezione, defilate le forze dell’ordine. Unica concessione la presenza di un gruppo bandistico, arrivato da Limbiate, che prima dell’inizio del rito religioso, all’esterno ha eseguito alcuni brani musicali, tra cui "Va’ Pensiero", con cui è stato salutato il feretro, arrivato su un carro funebre Maserati.

Familiari e amici, un centinaio di persone, bambini, giovani, anziani, arrivati anche dall’estero, in silenzio, gli occhi lucidi, davanti alla bara coperta da un cofano di rose rosse e fiori bianchi, stemperata la tensione che si era creata prima dell’inizio del rito funebre per la presenza dei giornalisti e di una troupe televisiva che è stata allontanata. "Andate via, è un funerale privato, chiediamo rispetto – hanno detto alcune donne – rivolte ai giornalisti. Fuori dalla chiesa, in attesa che il portone venisse aperto, la banda ad accompagnare l’ultimo saluto con brani struggenti, dalla romanza dall’opera "I pescatori di perle" di Bizet all’Adagio di Albinoni. Al termine del rito religioso, un corteo di auto ha seguito il carro funebre per accompagnare il capo clan fino al cimitero nel rione di Borsano.

Nessuno show, dunque, ma la musica della banda ha incuriosito chi abita nella zona , qualcuno si è fermato e ha chiesto il motivo dell’esibizione a un funerale, la risposta di una donna che partecipava alla cerimonia funebre, "era un signore importante". Zoran Jovanovic, detto Didi, da ieri riposa nella tomba di famiglia.