Busto Arsizio alla scoperta del dialetto “doc”

Le lezioni di dialetto organizzate da Famiglia sinaghina e Comune

Un’iniziativa storico-culturale della Famiglia Sinaghina

Un’iniziativa storico-culturale della Famiglia Sinaghina

Busto Arsizio (Varese), 10 ottobre 2018 - Il “percorso di avvicinamento alla lingua bustocca” , proposto dalla Famiglia sinaghina in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e Identità cambia casa: il successo è stato tale che le lezioni si sposteranno da Villa Calcaterra al Museo del Tessile. Uno spazio dunque più grande per ospitare quanti, nativi bustocchi o persone che per scelta hanno deciso di abitare a Busto Arsizio, vorranno conoscere più a fondo il dialetto e la storia della città. Ieri a Villa Tovaglieri, l’assessore Manuela Maffioli, il Regiù della Sinaghina Rolando Pizzoli e Enrico Candiani, di professione avvocato, studioso appassionato di bustocco e storia locale, hanno presentato l’iniziativa che si prepara a ripetere il successo della prima edizione. Gli iscritti sono una quarantina, ma l’elenco si allunga in continuazione pertanto entro lunedì, giorno in cui è in programma la prima lezione al Museo del Tessile, il numero sarà abbondantemente superato. Sull’importanza della proposta si è soffermata Manuela Maffioli ricordando l’esperienza positiva del “tavolo delle identità” come momento di confronto ed elaborazione di idee tra le associazioni cittadine.

«Continua un percorso di ricerca e valorizzazione delle radici – dice l’esponente di giunta – non un ripiegamento sul passato, ma l’occasione per una presa di coscienza forte di chi vive in questo mondo e ha ben chiaro da dove arriva». Dunque non un’operazione nostalgia, continua l’assessore, «ma la valorizzazione di un patrimonio che la città sente». Un patrimonio al quale si avvicinano i giovani perché, fa rilevare ancora Maffioli «non c’è un’età per amare le proprie radici». Il giovane Regiù della Famiglia sinaghina ha invece sottolineato la funzione di questa proposta, quella di «traghettare il sapere verso le nuove generazioni ed è questa la volontà della Sinaghina».

La guida in questo percorso sarà Enrico Candiani, quasi un novello Virgilio, pronto «a portare luce nel buio della conoscenza della storia di Busto», poco nota. «Vogliamo illuminare questo buio – continua – perché la città prenda consapevolezza di non essere inferiore a nessuno». Il percorso che prenderà il via lunedì, articolandosi in 5 incontri, intende dunque essere opportunità per avviare la cittadinanza a conoscere se stessa attraverso la sua storia, quel passato che sono le radici solide che ne connotano l’identità. Candiani, che ha ricordato i nomi di studiosi che si sono occupati di dialetto e storia locale (Luigi Giavini, Augusto Spada, Ginetto Grilli, Franco Bertolli, Carlo Azimonti) fornirà agli iscritti gli strumenti per meglio conoscere e comprendere la lingua bustocca e la storia della città che in passato fu feudo addirittura di Galeazzo Visconti, primo conte di Busto. Poi l’invito a “fare rete”, a superare gli orticelli delle singole competenze, “a mettere le competenze a disposizione di tutti”. Le iscrizioni si ricevono il sabato mattina dalle 10 alle 12 alla sede della Famiglia Sinaghina in piazza Carlo Noè a Sacconago, al negozio Rig House in via Magenta o inviando una mail all’indirizzo sinaghina@bustocco.com.