Busto Arsizio, in viale Diaz case per i bisognosi: un freno all’emergenza sociale

Gli appartamenti confiscati saranno ristrutturati e assegnati a chi vive nel disagio. Progetto da 32mila euro: il Comune parteciperà al bando regionale per coprire una parte dell’importo

Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli

Il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli

Busto Arsizio (Varese) – Una volta ristrutturati saranno destinati a finalità sociali gli appartamenti confiscati alla mafia a Busto Arsizio e situati in viale Diaz 10. Su proposta dell’assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni, la giunta ha confermato la destinazione con particolare riferimento all’accoglienza abitativa temporanea di persone singole o nuclei familiari in condizioni di vulnerabilità socio-economica, persone con disabilità fisiche o psichiche, genitori separati o donne vittime di violenza (in collaborazione in questo caso con la Rete antiviolenza del territorio).

Situazioni di grave emergenza alle quali l’amministrazione comunale potrà venire incontro dando una nuova funzione alle abitazioni oggetto di confisca. Dunque gli alloggi, assegnati al comune dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, dovranno essere ristrutturati: le spese ammontano a 32mila euro, per la metà finanziati dal comune, per l’altra metà si punta a un finanziamento regionale. La giunta ha infatti approvato il progetto che sarà presentato al bando regionale per la concessione di un contributo pari al 50% del costo.

La domanda per i contributi deve essere presentata entro il 29 marzo. Per quanto riguarda gli alloggi in viale Diaz, il modello adottato dall’amministrazione comunale è quello utilizzato per l’immobile in via Quintino Sella, l’ex pizzeria, sequestrata alla mafia, riqualificato e rinato con destinazioni sociali, un progetto che con la collaborazione delle associazioni sta funzionando.

Proprio un anno fa, il 21 marzo 2023, in occasione della Giornata della memoria delle vittime della mafia, nell’immobile ex pizzeria sono stati inaugurati due alloggi (un monolocale e un bilocale) al primo piano ristrutturati e destinati all’accoglienza abitativa temporanea in situazioni d’emergenza.

In quella circostanza il sindaco Emanuele Antonelli ha ricorsato come "la rinascita di questo immobile è molto importante per la città" sottolineando anche la destinazione ad attività sociali per l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà di una parte dello spazio. I locali al piano terra infatti sono stati infatti assegnati all’associazione San Vincenzo cittadina impegnata in collaborazione con alcune imprese del territorio a promuovere attività legate alla formazione e all’educazione di giovani e adulti, importanti strumenti di educazione alla cittadinanza attiva e di contrasto all’illegalità.