
Non è la prima volta che succede e che un simile appello viene lanciato dalle parti politiche: gli ultimi eventi non fanno però pensare che il clima possa improvvisamente cambiare e che dallo scontro
si possa passare da un giorno all’altro a una forma di confronto non solo meno bellicoso, ma anche realmente votato alla collaborazione. Questa volta è stato il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice,
a intervenire per porre un freno alla deriva che, anche durante l’ultimo Consiglio comunale,
ha condotto all’abbandono dell’aula di alcuni consiglieri e alla chiusura della seduta per
la mancanza del numero legale. "Nel Consiglio di venerdì 1° settembre una consigliera
di minoranza ha calunniato un consigliere comunale –. Questa volta coinvolgendo il padre e rivolto accuse contro un non meglio identificato consigliere di maggioranza – è la posizione del sindaco Lorenzo Radice (foto) –. Ancora una volta il Consiglio comunale è usato come luogo di intimidazione
e offesa personale anziché di confronto politico tra idee e visioni diverse". Solo l’ultimo episodio, questo, di un clima
in aula che è andato via via peggiorando e di un atteggiamento e che ha trovato terreno fertile, a differenza
di quanto ritiene il sindaco Radice, ben prima dell’entrata in carica dell’attuale giunta: "Lo chiedo a tutti, a me stesso per primo – è infatti l’appello
di Radice –: si abbandoni il campo dello scontro e si torni su quello del confronto democratico, anche duro,
ma mai mirato a infangare la persona; piuttosto a dimostrare la bontà o la fallacia di idee
e azioni. È ora di farlo,
perché quanto visto nell’ultimo consiglio purtroppo non è un fatto isolato, ma è il culmine di una serie di episodi ".P.G.