Ambulatori moderni nei piccoli paesi "Così risolviamo l’emergenza camici"

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di Silvia Vignati

"Medici di famiglia? Siamo messi bene. Perché negli anni abbiamo creato spazi piacevoli dove lavorare e siamo stati premiati". Marco Ballarini è il sindaco di Corbetta. Domani prenderà servizio un nuovo medico di medicina generale, Federica Bottarini. "È già nota in paese – riprende il sindaco – andrà a lavorare negli ambulatori di piazza Primo maggio. Non arriva in qualità di sostituta: ha proprio scelto questo ambito. Alcuni dei restanti medici di famiglia sono sotto il massimale e accolgono persone da fuori Comune".

Corbetta isola felice. Nel panorama della medicina territoriale, è in buona compagnia con Inveruno e Nerviano. Sara Bettinelli, sindaca di Inveruno, conferma che tutti i suoi cittadini sono seguiti da medici in paese, senza essere costretti a migrare altrove. Anche la cessazione di servizio, il 28 febbraio, di Gian Antonio Buttero, nel paese di 8.600 abitanti non sortisce preoccupazione. "Questo risultato è il frutto di una progettualità di medicina di gruppo" dice.

Acque tranquille anche a Nerviano, dove il sindaco Daniela Colombo conferma che tutti hanno un medico in paese. "Dopo Lucrezia Baga e Kristian Di Lernia, ha preso servizio mercoledì Emanuele Cerminara – afferma –. Tutti e tre i medici andranno ad occupare il nuovo polo di via Vittorio Veneto, non appena gli ambulatori saranno pronti, a marzo". Una volta che entreranno in funzione, il sindaco intende organizzare il trasporto verso le frazioni, per dare a tutta la cittadinanza la possibilità di accedere alla struttura.

Diverso il quadro a Legnano, Rescaldina, San Vittore Olona (8.400 abitanti, un solo medico di medicina generale), Castellanza, Motta Visconti. Domani a Legnano prenderà servizio un nuovo medico di base, Noemi Ciapparelli. Il suo nome, nel fascicolo sanitario elettronico, ancora non c’è. Una boccata d’ossigeno, in ogni caso, considerato che nell’ambito LegnanoRescaldina gli assistiti senza medico sono 2.476 (dato fornito da ATS Città Metropolitana). Per tutti loro c’è l’ambulatorio temporaneo al vecchio Ospedale. Analoga situazione a Castellanza, dove il pensionamento di due medici ha determinato l’apertura di un ambulatorio nella sede Ats di via Roma 44. E lunedì 6 un terzo ambulatorio straordinario ha aperto a Motta Visconti, per i 456 assistiti senza medico.