LORENZO CRESPI
Cronaca

"Adesso basta morti sul lavoro" I sindacati al prefetto: più controlli

Varese, Cgil, Cisl e Uil sono scese in piazza con l’iniziativa organizzata dalle sigle dei metalmeccanici

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di Lorenzo Crespi

Un presidio per dire basta alle morti sul lavoro. Cgil, Cisl e Uil sono scese in piazza ieri a Varese, con un’iniziativa organizzata dalle sigle dei metalmeccanici Fiom, Fim e Uilm. I delegati e i lavoratori si sono ritrovati davanti alla Prefettura di Varese, a pochi giorni dall’infortunio mortale avvenuto in un’azienda di Busto Arsizio. I segretari provinciali della categoria hanno incontrato il prefetto vicario Fabio Fanti, che ha raccolto le preoccupazioni del mondo sindacale. Due in particolare le istanze portate all’attenzione delle istituzioni: la prima è la richiesta di maggiori controlli e ispezioni nelle aziende della provincia. La Prefettura varesina solleciterà il Governo facendosi portavoce della proposta di rafforzamento dell’attività ispettiva.

L’altro tema principale è quello della prevenzione. La Fim Cisl dei Laghi ha proposto di dedicare il mese di maggio alla sicurezza nelle aziende, organizzando in ogni ditta un momento dedicato alle attività di prevenzione. "Questi sono i due canali che permettono di rafforzare la cultura della sicurezza nelle fabbriche – commenta Caterina Valsecchi, segretario della Fim Cisl dei Laghi – è quello che noi chiediamo come lavoratori, soprattutto il settore metalmeccanico che è il manifatturiero più presente in provincia". Per il mondo del lavoro gli ultimi mesi non sono stati facili, tra blocchi produttivi e protocolli sanitari da rispettare. Per Ivano Ventimiglia, funzionario del Dipartimento Ambiente salute e sicurezza della Cgil di Varese, l’emergenza coronavirus potrebbe avere inciso sulla situazione generale. "L’impressione – dice – è che il Covid abbia in qualche modo catalizzato l’attenzione, offuscando parzialmente tutto il resto del capitolo sicurezza". Otello Amabile, segretario organizzativo della Uilm di Varese, sottolinea invece che la prevenzione non deve essere vista come un costo. "Con la crisi economica prima e la crisi pandemica poi le aziende hanno tagliato i fondi per la sicurezza. Finché non si capirà che la sicurezza è un investimento avremo sempre i morti sul lavoro".