ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Addetti al settore cargo, arriva il risarcimento

I lavoratori di Alha Airport addetti alle merci nel settore cargo a Malpensa che hanno provveduto personalmente al lavaggio...

Gli addetti al cargo hanno provveduto personalmente al lavaggio dei dispositivi di protezione individuali

Gli addetti al cargo hanno provveduto personalmente al lavaggio dei dispositivi di protezione individuali

I lavoratori di Alha Airport addetti alle merci nel settore cargo a Malpensa che hanno provveduto personalmente al lavaggio dei dispositivi di protezione individuali (Dpi) saranno risarciti dall’ azienda. La richiesta di risarcimento è stata accolta dal Giudice del lavoro del Tribunale di Busto Arsizio, il riferimento è al Decreto Legislativo 81/2008 che stabilisce che il datore di lavoro "mantiene in efficienza i Dpi e ne assicura le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante".

Per Dispositivi di protezione individuali s’intende non solo le scarpe antinfortunistiche o altri capi “specializzati”, ma anche in generale il vestiario ad alta visibilità, fondamentale in alcuni ambiti a rischio, come il piazzale di un aeroporto. Con i legali gli addetti hanno fornito informazioni sulle forniture (dai giacconi ad alta visibilità alle scarpe antinfortunistica) e sulle condizioni di lavoro sul piazzale e allo smistamento, con gli indumenti che si coprono di vari inquinanti. A fronte della situazione non hanno mai percepito "alcuna indennità, che si possa attribuire a titolo di compenso per l’attività di trasporto, pulitura, lavaggio e stiratura degli indumenti di protezione".

A comunicare la decisione del Giudice a favore degli addetti è il sindacato Cub Trasporti Malpensa – Linate che ha seguito la vertenza dei lavoratori a Malpensa e spiega: "Come in altri casi precedenti, quelli di Aviapartner e Nas, i lavoratori si sono visti riconoscere un risarcimento equivalente al valore di un’ora di straordinario alla settimana per 48 settimane all’anno a decorrere dalla loro assunzione, con il limite di 10 anni". Per Cub Trasporti: "Si è aggiunto così un altro interessante risultato per cercare di recuperare, quantomeno con questo tipo di vertenze, quella perdita di retribuzione dovuta all’inflazione che i sindacati confederali non hanno saputo garantire con il rinnovo del Ccnl".

Continua Cub Trasporti: "Un ulteriore recupero contiamo che i lavoratori possano ora conseguirlo con le vertenze sulle maggiorazioni dovute per il lavoro domenicale, per le quali già abbiamo richiesto incontri con i datori di lavoro. Dobbiamo però tutti vigilare affinché i sindacati confederali, intervenuti recentemente anche loro nella materia, non procedano a trattative segrete e finiscano con il firmare accordi penalizzanti. Per questo siamo fin d’ora a chiedere che nessun accordo, su questa come su qualsiasi altra materia, venga firmato senza passare prima ad una verifica con tutti i lavoratori".

Ros.Fo.