Il lago più nascosto a portata di escursionista

Maccagno, gita a piedi e con la Na vigazione tra Lombardia e Piemonte

Battello

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Maccagno (Varese) - Un’ottima idea per scoprire il Lago Maggiore è quella di approfittare dei numerosi servizi di collegamento offerti dalla Navigazione dei Laghi. In questo modo si può visitare in poche ore sia la sponda varesina che quella piemontese, alla ricerca di bellezze naturali e splendidi panorami da un lato all’altro del lago. Tra le perle della costa lombarda figura senz’altro Maccagno, meta molto amata dai turisti del Nord Europa, ideale per le giornate estive con la sua lunga spiaggia balneabile. Si può lasciare l’auto nei pressi del Civico Museo Parisi Valle, che ospita opere di artisti del Novecento, da De Chirico a Picasso. Dal museo si prosegue sul panoramico lungolago fino a giungere al porticciolo e alla chiesetta della Madonna della Punta, da cui la vista è impagabile. Poco distante si trova l’imbarcadero, dove si sale sul traghetto per raggiungere la sponda piemontese.

La destinazione è Cannobio, nota località di villeggiatura che unisce agli spazi sul lago dedicati al relax un ben conservato centro storico. Il giorno ideale per visitare Cannobio è domenica, quando la cittadina ospita un fornitissimo mercato. Dopo aver curiosato tra le vie del centro si può raggiungere il Lido, da cui si costeggia il fiume e si raggiunge il ponte stradale che lo attraversa. La direzione è l’Orrido di Sant’Anna, in località Traffiume. Su entrambi i lati del fiume è possibile seguire una pista ciclopedonale: quella sul lato destro continua fino all’orrido, mentre quella sul lato sinistro si interrompe poco più avanti nei pressi di un ponte che si collega con l’altra sponda. Dal ponte in poi la pista è una sola, e la si continua a seguire costeggiando e risalendo il fiume fino ad arrivare a destinazione. La passeggiata è lunga 4 km e dura circa 45 minuti, con un dislivello di 50 metri. Una volta giunti all’orrido si viene rapiti dal fascino selvaggio di un laghetto dalle mille sfumature. Alle sue spalle lo spettacolo della forra rocciosa scavata dal lavoro incessante dell’acqua del torrente Cannobino. Proprio sopra l’orrido si trova un caratteristico ponte in pietra, e alle sue spalle una chiesa seicentesca intitolata a Sant’Anna. Il laghetto formato dal fiume è molto apprezzato dai sub.