LUCA MIGNANI
Sport

Un Diavolo senza difesa. E la mediana non convince

Dopo le 63 reti incassate l’anno scorso la retroguardia fa ancora acqua. Loftus-Cheek e Fofana entrambi disattenti anche in fase di copertura.

Ruben Loftus-Cheek, schierato sabato a centrocampo da Allegri, prova a contrastare Sanabria durante la sfida contro la Cremonese al Meazza

Ruben Loftus-Cheek, schierato sabato a centrocampo da Allegri, prova a contrastare Sanabria durante la sfida contro la Cremonese al Meazza

Dalla velocità di crociera al piantarsi sui pedali pronti-via. Da "l’equilibrio deve regnare" a "la percezione del pericolo", Allegri dixit. È il diario di poco più di un giorno a Casa Milan. Non di ordinaria follia: presto. Nel contempo, tocca far presto per raddrizzare una barca che ha intrapreso la scomoda e nota rotta dell’anno scorso. La paura fa novanta, altrove. In via Aldo Rossi, fa sessantatré. Tanti, i gol incassati nell’era Fonseca-Conceiçao che si vuole archiviare. Intanto, in archivio, finisce il bis Baschirotto-Bonazzoli. Con la consueta e indigesta, tutt’ora, modalità: cross sul secondo palo, palla nel sacco.

Dalla difesa alta e a quattro di Fonseca a quella a tre e bassa del connazionale, fino allo schieramento ibrido targato Allegri, la morale non cambia. "Quando non hai la palla e non percepisci il pericolo, puoi prendere gol in qualsiasi momento. Bisogna alzare l’attenzione, la cattiveria. Subire una rete al primo cross non esiste. Non è una questione tattica o tecnica: bisogna fare uno scatto". Parole, recenti, di Allegri. E concetti pericolosamente simili a quelli dei predecessori. Magagna sulle magagne, nell’anno ripetutamente battezzato della rinascita.

Numeri eloquenti: 4 conclusioni totali della Cremonese, 3 nello specchio, 2 gol. Il rovescio della medaglia, ancor più amaro: rossoneri a provarci quasi sei volte di più (23 tiri), in porta il doppio (6), con un possesso a tratti schiacciante (65%). Ultimo dato firmato soprattutto Luka Modric, tra le rarissime note liete: precisione dei passaggi, non banali, pari al 95%. Precisione, nel concludere, non nelle corde, invece, di Loftus-Cheek e Fofana: "In due dovranno fare 15 gol", il comandamento alla vigilia di Allegri. I due hanno messo insieme 8 tiri totali, ma solo il francese ha trovato lo specchio, in un’occasione. Ed entrambi hanno sulla coscienza una rete grigiorossa a testa.

Causa comune: marcatura blanda. Per una fase difensiva che registra i primi fischi per Estupinan, poi, una fase offensiva che senza Leao paga pegno: problema cronico, problema annullato contro il Bari dal solo quarto d’ora in cui il portoghese (in rete, da centravanti) era stato in campo. Gimenez, anziché riannodare il filo produttivo che lo aveva portato in Italia dal Feyenoord, ha riallacciato quello della versione sbiadita, scollegata dal resto della squadra. Soprattutto, a incisività zero. "Qui ci sono giocatori di ottima qualità. Non abbiamo perso perché mancava Leao o altri. La prima cosa da fare è abbassare il numero delle reti subite, se no è impossibile". Questa quindi, in primis, è la missione (im)possibile esplicitata da Allegri. Ne va della rinascita di un Diavolo che ha già steccato la prima.

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