
Luka Topalovic festeggiato dai compagni di squadra dopo il momentaneo vantaggio dell’Inter sul campo del Novara
Le analisi del giorno dopo risultano semplici: un primo tempo quasi perfetto non è bastato. Il calo fisico e la prevedibile mancanza di esperienza sopraggiunti nella ripresa hanno negato la vittoria all’Inter U23 nella prima gara di campionato. Ma l’1-1 maturato in trasferta contro il Novara dell’ex Zanchetta, in quello che è stato l’esordio assoluto in Serie C per la seconda squadra nerazzurra, ha lasciato buone sensazioni in vista del resto della stagione. "La squadra ha risposto bene, senza mai mollare. Questo è proprio l’atteggiamento a cui vorrei assistere da qui a giugno", ha sottolineato il tecnico Stefano Vecchi. Su tutti ha brillato Luka Topalovic, autore della meravigliosa punizione che ha regalato all’Inter il momentaneo vantaggio. Il centrocampista sloveno classe 2006 ha dato la sensazione di poter creare un pericolo ad ogni giocata. Per il resto il carattere non è mancato, tuttavia la precisione sotto porta (due reti divorate da Kamatè) e la solidità difensiva (retroguardia disattenta sul pareggio di De Graca) sono fattori che devono essere migliorati. E Vecchi detta la linea: "Per crescere bisogna imparare ad accettare di sporcarsi le mani, soprattutto in queste partite che sono appunto sporche". Ma la giovane Inter può togliersi diverse soddisfazioni.
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