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Pep Reina annuncia il ritiro: l'ultima partita contro l'Inter al Sinigaglia

Pep Reina, campione del mondo 2010, si ritira dal calcio e inizia una nuova avventura come allenatore al Villarreal.

Pep Reina, campione del mondo 2010, si ritira dal calcio e inizia una nuova avventura come allenatore al Villarreal.

Pep Reina, campione del mondo 2010, si ritira dal calcio e inizia una nuova avventura come allenatore al Villarreal.

Con un pizzico di nostalgia e la comprensibile emozione, la carriera di Pep Reina arriva ai titoli di coda. La partita di venerdì sera al “Sinigaglia“ contro l’Inter sarà l’ultima della meravigliosa avventura calcistica del portiere campione del mondo con la Spagna nel 2010. Reina, che compirà 43 anni nel mese di agosto, ha annunciato il ritiro in un’intervista a Movistar+: "Si conclude quella che è stata una carriera bellissima. Mi sento fortunato per tutto quello che ho vissuto - ha detto Pep -. È passato tanto tempo, penso che sia arrivato il momento: voglio rimanere legato al calcio, è qualcosa che scorre nelle mie vene e non vedo l’ora di iniziare nuovi progetti", ha spiegato il portiere della formazione lariana, che lascia dopo oltre 25 anni di calcio con le migliori d’Europa. Ha giocato con le squadre che hanno vinto di pù: Barcellona, Bayern Monaco, Liverpool, Milan, e ovviamente il Real Madrid. Ma ha indossato le maglie anche di Villarreal, Aston Villa, Napoli, Lazio fino al Como, il suo ultimo club grazie alla chiamata personale di Fabregas un anno e mezzo fa.

La decisione di ritirarsi è maturata a gennaio: "Mi sentivo mentalmente esausto. La società ha ingaggiato un altro giocatore nel mio ruolo e mi sono ritrovato relegato in panchina. Poi ho parlato con mia moglie e le ho detto che era ora, che questa volta avrei fatto sul serio". Reina, che in carriera ha vinto non solo il Mondiale ma pure gli Europei con la Spagna, è pronto a muovere i primi passi di una nuova avventura, questa volta da allenatore. Il Villarreal lo attende per le giovanili, e lui non vede l’ora di iniziare. "Ho avuto la fortuna di lavorare con molti tecnici (da Guardiola a Benitez, da Inzaghi a Sarri ndr) e di vivere culture diverse. Questo aspetto mi ha dato una comprensione più profonda del gioco. Come giocheranno le mie squadre? Un allenatore deve mettersi a disposizione dei suoi giocatori. Il calcio non è più lo stesso di dieci anni fa, non finisce mai di evolversi. Bisogna essere intelligenti e umili allo stesso tempo e adattarsi ai tempi". G.M.

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