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Gravina: "La maglia azzurra per chi ha sconfitto la ludopatia"

Gabriele Gravina sostiene il ritorno in nazionale di Tonali e Fagioli, sottolineando l'importanza della rieducazione.

Calcio, lo sport nazionale

Calcio, lo sport nazionale

"Non torno indietro, anzi confermo quel che ho detto da tempo: ai giocatori che hanno combattuto e vinto la ludopatia è giusto dare un’altra chance, anche con la maglia della nazionale." Gabriele Gravina, intervenuto a Milano prima alla presentazione del progetto Play for Future nel carcere Beccaria e poi al Premio Fair Play in memoria di Carlo Tavecchio, è tornato su un argomento che ha fatto molto discutere. "Due nostri campioni importanti (Tonali e Fagioli, ndr) hanno affrontato la ludopatia. Qualcuno ha sostenuto che non dovevano più vestire la maglia azzurra. Ritengo invece che la maglia dell’Italia vada consegnata a questi ragazzi." Concetto che Gravina ha ribadito all’evento in ricordo di Carlo Tavecchio durante il quale è stato premiato anche Filippo Carobbio, protagonista dell’inchiesta sul calcioscommesse 2011 ma tornato sui campi dopo un lungo percorso durante il quale si è messo a disposizione anche dei più fragili: "L’attività rieducativa è un pilastro della nostra vita, anche dal punto di vista sportivo. Abbiamo avuto ragazzi splendidi hanno affrontato la ludopatia, erroneamente sono stati considerati deboli. La ludopatia non ha niente a che vedere con la debolezza. Qualcuno ha sostenuto che questi due ragazzi non dovevano più vestire la maglia azzurra. Ritengo invece che la maglia azzurra vada consegnata a questi ragazzi. Loro hanno vinto e la loro vittoria più bella è stata il coraggio di chiedere aiuto." G.M.

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